Troia portatile
Due giorni di campeggio libero, in montagna, lungo il fiume una fitta boscaglia.
Il mio obbiettivo è usare Mirella come uno sborratoio, lei ne è perfettamente consapevole, accetta di buon grado il suo ruolo, ormai da anni uso questa troia di sessant'anni, recuperata su badoo, affamata di cazzo come una ragazzina che non lo ha mai preso, di fronte ad un bel cazzo grosso e deciso alla bandiera bianca e si concede quasi a tutto.
Fisico minuto, belle tette, mi piace l'idea di averla a disposizione, mezza nuda, palparla con arroganza, penetrarla a piacimento, anche senza portare a termine il rapporto, solo per imporle il cazzo.
Quando ci sono sfide importanti come questa, quando il tema dell' incontro è molto spinto, non disdegno un aiuto chimico, lo confesso, con un Cialis da 10 mg. tieni una sotto pressione per bene.
Un'ora e mezzo di viaggio, a metà tragitto mi fermo in un posto tranquillo, ho voglia di farmi leccare palle e cazzo, Mirella esegue, servile, ho il cazzo durissimo, come piace a lei, si da da fare, la insulto e le prefiguro un fine settimana pesante, vorrebbe finire il lavoro, la troia, ma non voglio sborrare ancora, ripartiamo.
Quando Mirella nota, nel cassetto dell'automobile dei preservativi mi chiede stupita a cosa servissero, infatti lei vorrebbe sempre ingoiare lo sborro, le ricordo che al primo incontro dopo la chiavetta se ne era svuotato uno in bocca, sorride mentre la insulto ancora.
Siamo arrivati, ho affittato un bungalow molto spartano, poco distante dal fiume, poca gente in giro, Mirella deve fare anche la serva, quindi le ordino di sistemare tutto, pulire il posto, non obietta ed esegue.
Sapevo che dopo avermelo succhiato era eccitata, la prendo nel bungalow, abbassandole appena i calzoncini la penetro di netto, a fondo.
La chiavo in modo autoritario, le spiego che è solo l'inizio, le piacciono le mie montate profonde, potenti, cadenza precisa, conto ottanta montate, mi aiuta a resistere alla sborrata, poi Mirella sbraca e gode, sfacciata e senza vergogna.
Sono molto soddisfatto, prenderla cosi e farla godere serviva a esaltare la mia autorità, Mirella era provata e felice, guardava il mio cazzo ancora duro, sapeva cosa fare.
Mentre pompava, in ginocchio, la umiliai commentando quanto fosse vacca, mi piace tenerla per i capelli mentre lo prende in bocca, poi le diss in modo perentorioi di prepararsi ad ingoiare tutto, che non volevo vedere una goccia di sborro.
Pretendo un ingoio perfetto, ci tengo, Mirella ha sessant'anni passati, tre "mariti" alle spalle, tutti cornuti, ha sbocchinato generosamente fin da ragazzina, fidanzati, mariti, colleghi, i suoi superiori al lavoro se la passavano l'un l'altro, mi ha raccontato che a volte tra quelli al lavoro e quelli in famiglia era quasi nauseata dallo sborro ingoiato, ma non ha mai rinunciato a farlo.
Mirella sa stare al suo posto, sa che se non mi fa sborrare bene divento irascibile, fa il suo dovere perfettamente, ingoia con naturalezza, sincronizzata ai potenti fiotti che le scarico in bocca.
A palle vuote mi diverto ad insultarla, lei tace, rassegnata, la maltratta un poco, prima che ai mettesse a preparare il pranzo.
Poi pretendo faccia le pulizie, non servirebbe, ma mi piace vederla nuda al lavoro, tra un insulto e l'altro le do ordini, ad alta voce, non mi dispiace che qualcuno possa sentire, che qualcuno capisca come la tratto.
Il mio obbiettivo è usare Mirella come uno sborratoio, lei ne è perfettamente consapevole, accetta di buon grado il suo ruolo, ormai da anni uso questa troia di sessant'anni, recuperata su badoo, affamata di cazzo come una ragazzina che non lo ha mai preso, di fronte ad un bel cazzo grosso e deciso alla bandiera bianca e si concede quasi a tutto.
Fisico minuto, belle tette, mi piace l'idea di averla a disposizione, mezza nuda, palparla con arroganza, penetrarla a piacimento, anche senza portare a termine il rapporto, solo per imporle il cazzo.
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Sapevo che dopo avermelo succhiato era eccitata, la prendo nel bungalow, abbassandole appena i calzoncini la penetro di netto, a fondo.
La chiavo in modo autoritario, le spiego che è solo l'inizio, le piacciono le mie montate profonde, potenti, cadenza precisa, conto ottanta montate, mi aiuta a resistere alla sborrata, poi Mirella sbraca e gode, sfacciata e senza vergogna.
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Pretendo un ingoio perfetto, ci tengo, Mirella ha sessant'anni passati, tre "mariti" alle spalle, tutti cornuti, ha sbocchinato generosamente fin da ragazzina, fidanzati, mariti, colleghi, i suoi superiori al lavoro se la passavano l'un l'altro, mi ha raccontato che a volte tra quelli al lavoro e quelli in famiglia era quasi nauseata dallo sborro ingoiato, ma non ha mai rinunciato a farlo.
Mirella sa stare al suo posto, sa che se non mi fa sborrare bene divento irascibile, fa il suo dovere perfettamente, ingoia con naturalezza, sincronizzata ai potenti fiotti che le scarico in bocca.
A palle vuote mi diverto ad insultarla, lei tace, rassegnata, la maltratta un poco, prima che ai mettesse a preparare il pranzo.
Poi pretendo faccia le pulizie, non servirebbe, ma mi piace vederla nuda al lavoro, tra un insulto e l'altro le do ordini, ad alta voce, non mi dispiace che qualcuno possa sentire, che qualcuno capisca come la tratto.
5 years ago