Sono davvero così troia?

La prima volta che mi sono concessa a un tipo conosciuto qui è stata più per curiosità che altro. La sua insistenza - con tanto di video, foto e quant'altro - alla fine l'ha premiato e io ho ceduto. é davvero un porco! Un fanatico del sesso a 360 gradi. Gli piace possedere la donna, sentirla e farla gemere.
Mentre io facevo tutto di nascosto dal mio ragazzo, lui faceva tutto alla luce del sole. Avevo intuito che erano una specie di scambisti e che non si facevano problemi a condividersi con altri, ma non mi aspettavo che lei sapesse del nostro incontro. All'inizio si era concordato che doveva solo guardare, ma poi fu soltanto un incontro a due. Non ero molto decisa e credo che questo abbia tirato indietro la ragazza.
I suoi discorsi erano sempre espliciti e forti; non lasciava mai nulla all'immaginazione. Parlava con grande sicurezza ed esperienza; per lui era una cosa ovvia e naturale prendermi da dietro e fottermi come una cagna. Era ossessionato dal culo. Vorrei poter dire che era un'ossessione particolare per il mio, ma credo che la sua fosse a carattere generale. Avevo, dunque, intuito che amasse prendere le ragazze da dietro - insomma, di metterle a cagnoline (che poi è la classica posizione con cui il maschio si sente padrone e dominatore della donna) - ma la sua era proprio una fissazione per il fondoschiena. Quando mi vidi con lui non avevo intenzione di concedergli completamente il culo; pensavo di darglielo nel senso che lo poteva ammirare mentre mi scopava.
Non saprei dire la tipologia caratteriale del ragazzo che mi piace; sono molto variegata. Ma di certo, se dev'essere una scopata e via, non è che guardo molto il carattere.
Anche quando eravamo in macchina non aveva pudore nel dirmi che mi avrebbe presa come una troia e che mi avrebbe fatto sentire come se fossi la sua cagna. Disse, inoltre, che avrei gemito come non mai in tutta la mia vita. Il suo stile esplicito e sicuro mi intrigava, lo ammetto. Pensavo di andarci piano (al primo incontro potevamo fare anche poca roba) e di gestire la situazione a modo mio, usando la seduzione. La verità è che lui aveva soltanto una cosa in mente e quella voleva fare. Per lui il sesso si riduceva a sottomettere la ragazza facendoglielo sentire lì dove più gli piaceva e farla così urlare. Ovviamente mi aveva voluto con la minigonna e le calze da porca, mentre le scarprette con i tacchi le aggiunsi io.
é stata la prima volta che un ragazzo non ha voluto la mia bocca. Io volevo continuare nei preliminari (l'idea era di farlo venire) ma lui, poco dopo - nemmeno aveva il cazzo completamente in erezione - mi mise nella sua posizione preferita. Ero a quattro zampe sul letto mentre lui in piedi dietro di me. Senza troppi indugi cercò subito di penetrarmi dietro e io mi ritrassi. Non volevo. Gli dissi epslicitamente che non concedevo il culo agli sconosciuti e gli feci capire che potevamo rimandarlo in seguito. Ma lui niente, insisteva. Così quel rimando indefinito che si riferiva ad un nostro eventuale successivo incontro, si trasformò in un rimando di pochi minuti. Credo che il fatto che facessi la "smorfiosa" (come diceva lui) lo eccitasse ancora di più. Gli dissi, quindi, che avrebbe potuto, nel frattempo, iniziare a scoparmi più giu, ma sempre da dietro, e che dopo, quando sarei stata più calda, avrebbe potuto darmi un paio di botte nel culo. Ma lui non demorse. Disse che voleva il mio culo, che avrebbe fatto piano e che sarebbe entrato facile perchè non era nemmeno al massimo dell'erezione. La verità era che voleva farmelo sentire in profondità. Non voleva la mia fichetta (come la chiamava lui) dato che sapeva che era ben preparata ad ospitare il suo cazzo; voleva qualcosa di più riservato, di più intimo, di più stretto. Qualcosa dove poter far prevalere la sua forza, in modo da possedermi. Voleva il mio culo. Credo che lo eccitasse l'idea di sbattere il buco più stretto degli altri e farmelo sentire bene. Credo che lo eccitasse perchè così facendo mi avrebbe fatta sua. Sarei stata abbandonata al suo completo dominio, alla furia della sua violenta passione che si abbatteva su di me. Alla fine cedetti e lui si apprestò ad entrare. Fece attrito e mi ritrassi di nuovo. Mi consigliò di bagnarlo con la mia saliva. Così mi girai, lo afferrai e lo toccai con la punta della lingua facendo scendere giù la saliva. Mi rimise nuovmente in posizione (avete presente Roxy, quella del video di cui vi ho parlato?).
Non è che fossi vergine di culo, ma avendolo fatto poche volte e a distanza di tempo, era come se lo fossi. Effettivamente non era un cazzo molto lungo, anche completamente in erezione non mi faceva molto male. Però era abbastanza spesso in larghezza e questa me la faceva sentire ad ogni penetrazione. Al primo colpo emisi un gemito, più di sorpresa che d'altro. I primi movimenti furono lenti e regolari, abbastanza gestibili. Credo che volesse farmelo sentire bene e penetrarmi lentamente per farmi capire ciò che mi aspettava. Si stava solo riscaldando. Poi lo sentii più duro e la sua eccitazione prese il sopravvento. Non riuscì più a mantenere un rimo lento e i suoi colpi divennero più decisi. Io rimasi sostanzialmente in silenzio nel mentre gli concedevo il culo. Poi iniziò a domarmi completamente e dovetti afferrare le leunzuola mentre il suo cazzo spariva dentro di me per poi riuscire ad un ritmo sempre più frenetico. Ormai mi scopava forte, come un porco, e non mi dava tregua. Non potevo non gemere e non facevo nulla per nasconderlo. Aveva ragione: mi fece gemere come una cagna. Mentre mi scopava le sua mani afferrarono il culo e lo strinsero forte. Mi diceva cose molto porche, anche se non ci feci caso più di tanto e credo che nemmeno lui si rendesse conto di quello che gli usciva dalla bocca. Era davvero s**tenato e in preda all'eccitazione più totale. Nessuno mi ha mai scopata con quella foga, specialmente da dietro.
Non volevo farmi venire dentro (non volevo concedergli pure questo) e sapevo che discuterne sarebbe servito a poco. Così mi tolsi dalla posizione promettendogli di finirlo con la boca. Lui ci rimase un po' male, soprattutto perchè il suo desiderio si stava completando. Posso capire che per un ragazzo a cui piace scopare in questo modo dev'essere molto appagante riuscire pure a venire dentro. Ma farlo venire con la bocca non era poi così male. O no? Secondo voi avrei dovuto concedergli pure quello? Mi sembra tanto una di quelle situazioni dove o non ci concedi il culo fin dall'inizio, oppure, una volta che gli hai dato il permesso, bisogna fare la zoccola fino in fondo. Ma volevo comunque un briciolo di autonomia decisionale (ecco tutto) e imporre - almeno su questo punto - la mia volontà, soprattutto perchè nessuno mi è mai venuto nel culo!! Non sarà granchè, ma la prima volta vorrei che fosse diverso. Capisco che dal suo punto di vista, avendo fatto 30, non mi costava niente fare anche 31, ma ormai ero decisa a finirlo con la bocca, convinta che alla fine non è che ci andasse a perdere poi così tanto...
Anche il sesso orale fu una specie di monologo da parte sua. Non riusciva a rimanere fermo. Credo che non contemplasse l'idea della passività. O forse era solo molto eccitato. Ho cercato di imporre il mio gioco, la mia lingua, il mio ritmo, ma non c'è stato niente da fare e dopo poco mi sono rassegnata. Nemmeno accompagnarlo con la mano (almeno con quella potevo regolare il suo orgasmo e decidere quando farlo venire) aveva più senso. La mia bocca divenne passiva come prima lo era stato il culo, le mie labbra si aprivano e si chiudevano al suo ritmo e lo tenevano stretto accogliendolo al meglio. Iniziai, dunque, a decidere se farmi venire in bocca o meno.
Non fu una decisione difficile. Ero abbastanza propensa al sì, ma meno all'ingoio. Pensavo che data la sua delusione per non avermi finito di scopare, almeno potevo farmi venire in bocca e non staccarlo prima che avesse liberato tutto il suo orgasmo. Ricordo sempre le parole della mia amica Morena:"Non farsi venire in bocca è come un pompino a metà". Non credo che la cosa sia così semplice (si può dare comunque piacere con un buon pompino e una venuta in faccia, magari continuando a leccare la cappella), ma capisco che sentirlo in bocca tutto il tempo - una bocca molto ospitale e maliziosa che lo prepara per uno splendido orgasmo - e poi non completarlo dentro, possa alleviare il piacere dell'orgasmo.
Il fatto è che lui mi scopava la bocca senza pudore, muovendo il bacino senza alcuna differenza rispetto a prima. Fu impegnativo prenderlo in bocca con una tale violenza, anche se mi mi è capitato di farmi scopare la bocca con un ritmo simile. Non me lo sbatteva completamente in bocca e la sua modesta lunghezza mi permetteva di gestirlo senza eccessiva difficioltà. Ogni tanto cacciavo un po'di saliva che si univa alla punta suo cazzo. Ma non me lo facevo arrivare fino in gola, anche perchè non sono mai stata brava nel deep throat. Lui non fermò la sua corsa e rimase impassibile anche quando mi vedeva in leggera difficoltà. Non chiedevo molto, ma almeno poteva rallentare ogni tanto (respiravo solo col naso...).
Mi divenne chiaro che la sua foga derivò dalla frustrazione per non essermi venuto dentro. Quindi intuii che voleva una sorta di compensazione, ma non so se la sua fosse anche una ripicca per non avergli permesso di farlo venire dietro. Mi tenne la testa scopandomi forte mentre io lo sentivo caldissimo e di marmo. I capelli si erano scomposti e la mollettina con la quale avevo legato i capelli era andata a farsi benedire. Sapevo che stava per venire da un momento all'altro e i miei occhi guardarono i suoi per coglierne un indizio in proposito. Stavo in ginocchio con lo sguardo rivolto verso l'alto. Cercai di blaterare qualcosa per farmi avvisare del momento in cui stesse per venire, in modo da essere pronta per gestire gli schizzi. Ma lui continuava a spingere imperterrito e io non insistetti molto.
Pensavo che rallentasse duranre l'orgasmo, invece mi venne continuando a spingere come se mi stesse scopando. Non se ne fregò nulla di avvisarmi e non ebbe il minimo pudore. Non mi accorsi del primo schizzo che mandai giù automaticamente. Il suo ritmo non mi fece sentire le pulsazioni del glande che si preparava ad emettere lo sperma. E così il primo ingoio fu automatico perchè lo schizzo accompagnava il movimento del cazzo che spingeva nella bocca. Fu un gesto istintivo l'ingoio del primo schizzo. Ingoiai anche il resto. Il fatto che continuasse a spingere non mi permise di far defluire lo sperma dalla bocca, quest'ultima era sotto la pressione del suo cazzo che accompagnava lo sperma in una zona nella quale era più facile ingoiare che sputare. Se avessi tentato di sputare e il cazzo - che riempiva la mia bocca - non me l'avrebbe permesso, si sarebbe formato un liquido sempre più abbondante e denso che avrei avuto difficioltà a deglutire, col rischio di farmi andare lo sperma di traverso. L'ingoio era la soluzione più naturale e meno forzata. Quindi decisi di ingoiare uno getto alla volta.
La mia amica Sara pensa che sotto sotto l'ingoio mi andasse eccome! E che se non avessi voluto farlo avrei trovato diversi modi per non farlo. Voi che ne pensate? Sono davvero così troia? Certo, potevo mettere la lingua in un certo modo, rallentare la spinta mordicchiandolo con decisione, ma il cazzo mi spingeva lo sperma quasi fino in fondo alla gola e lui continuava senza rallentare.
Non ci dicemmo granchè dopo e la mia avventura con lui finì quella volta.