Cosa cerco?
E' la vostra fatidica prima domanda.
Sarà che ora aspetto la sera per risvegliarmi domani.
Sarà un sogno? sarà un viaggio?
Sarà tutto dentro me, solo in me, come svegliarmi in un letto qualunque
che nessuno ha disfatto, un caldo sogno come una notte passata sveglia
nel mio letto.
Sarò anche impaziente mentre mi svesto, mentre cammino dentro un vicolo
stretto, in fretta per quanto possa andare sui miei alti tacchi, più in
fretta mentre corro e m’immergo nel sentire l'odor di tempesta,
pensando a tutti i colori e al bianco e nero d’amanti come una vacanza
lontana.
Non cerco una storia o un uomo distinto, non cerco qualcuno che mi
chieda il permesso o mi faccia sentire una sposa infedele, che parli di
case, o di figli o progetti o peggio di anni trascorsi trascurando i
minuti che verranno.
Non cerco nessun amore che mi sfilacci il tempo.
Cerco me stessa in questo viaggio senza tempo, lontana per sentirmi
vicina, come assaporando un caffè dal gusto tanto amaro, ma dal sapore
d’istinto e di natura selvaggia, il gusto di sentirmi una donna calda.
Cerco un caffè molto nero e bollente che mi bruci il palato, la lingua,
la pelle e le ossa, Una crema bollente, densa, che mi scaldi il corpo.
Cerco quelle dolciastri parole che mi lasciano appiccicosa la pelle
calda del mio sesso, parole che barattano sesso in cambio di niente nel
mio letto sempre pieno.
Cerco un vento, il suo vento che mi scoperchi la gonna.
Cerco un uomo che s'accontenti di vedermi seduta mentre accavallo le
gambe, che mi trucchi la faccia e mi giudichi anche soltanto per i
tacchi che porto, per il bordo più nero della trama di calza che
vezzoso esce tra il vedo e non vedo dell'anima mia,calda.
Non si chiede perché sia solo un sogno, un viaggio, si chieda perché mi
lascerò rapire da i suoi occhi e le sue mani vissuti e mi senta
regina, che sappia trattare la mia pelle di donna, il mio seno, le mie
labbra e le mie parti migliori, e sappia usare parole opportune,
volgari o meno per quello che basta.
Quel suo gusto intenso che mi sfiora la gonna e che mi faccia vibrare
nei suoi occhi impazienti che mi penetrano ovunque, curiosi di vedere
quale odore può avere una donna in calore.
Curioso di sapere se è fatta di carne di profumo fruttato fatale che ha
ceduto all'ardore mai visto.
Mi sussurri parole d'amanti, avidi, ingordi al piacere che offro, e
senta le sue mani come artigli eccitati quando mi tocca la mente e mi
gusti come un gelato dai gusti diversi che sanno d'abuso, d'insulto e
di vizio.
Mentre cedo alla sua mente che mi stringa forte e mi frughi e mi fanno
volare tenendomi ferma.
Senza accortezza mi blocchi la nuca facendomi anche inginocchiare.
Perché l’uomo poi viene, certo che viene, quando quel gusto mi invade
la gola, di un bianco che tinge forte.
Fino l’ultima goccia, ancora un sogno, un viaggio finendo di bere.
Per sentire quel gusto entrare nel mio corpo come un desiderio lontano
che mi scioglie e corre tra le sponde e mi bonifica tra le cosce, come
una foce di fiume che si deposita in mare, mentre il vento che soffia
mi asciuga le pieghe, e guardo il fondo.
Cosa cerco?
Sarà che ora aspetto l'estasi per risvegliarmi domani.
Sarà che ora aspetto la sera per risvegliarmi domani.
Sarà un sogno? sarà un viaggio?
Sarà tutto dentro me, solo in me, come svegliarmi in un letto qualunque
che nessuno ha disfatto, un caldo sogno come una notte passata sveglia
nel mio letto.
Sarò anche impaziente mentre mi svesto, mentre cammino dentro un vicolo
stretto, in fretta per quanto possa andare sui miei alti tacchi, più in
fretta mentre corro e m’immergo nel sentire l'odor di tempesta,
pensando a tutti i colori e al bianco e nero d’amanti come una vacanza
lontana.
Non cerco una storia o un uomo distinto, non cerco qualcuno che mi
chieda il permesso o mi faccia sentire una sposa infedele, che parli di
case, o di figli o progetti o peggio di anni trascorsi trascurando i
minuti che verranno.
Non cerco nessun amore che mi sfilacci il tempo.
Cerco me stessa in questo viaggio senza tempo, lontana per sentirmi
vicina, come assaporando un caffè dal gusto tanto amaro, ma dal sapore
d’istinto e di natura selvaggia, il gusto di sentirmi una donna calda.
Cerco un caffè molto nero e bollente che mi bruci il palato, la lingua,
la pelle e le ossa, Una crema bollente, densa, che mi scaldi il corpo.
Cerco quelle dolciastri parole che mi lasciano appiccicosa la pelle
calda del mio sesso, parole che barattano sesso in cambio di niente nel
mio letto sempre pieno.
Cerco un vento, il suo vento che mi scoperchi la gonna.
Cerco un uomo che s'accontenti di vedermi seduta mentre accavallo le
gambe, che mi trucchi la faccia e mi giudichi anche soltanto per i
tacchi che porto, per il bordo più nero della trama di calza che
vezzoso esce tra il vedo e non vedo dell'anima mia,calda.
Non si chiede perché sia solo un sogno, un viaggio, si chieda perché mi
lascerò rapire da i suoi occhi e le sue mani vissuti e mi senta
regina, che sappia trattare la mia pelle di donna, il mio seno, le mie
labbra e le mie parti migliori, e sappia usare parole opportune,
volgari o meno per quello che basta.
Quel suo gusto intenso che mi sfiora la gonna e che mi faccia vibrare
nei suoi occhi impazienti che mi penetrano ovunque, curiosi di vedere
quale odore può avere una donna in calore.
Curioso di sapere se è fatta di carne di profumo fruttato fatale che ha
ceduto all'ardore mai visto.
Mi sussurri parole d'amanti, avidi, ingordi al piacere che offro, e
senta le sue mani come artigli eccitati quando mi tocca la mente e mi
gusti come un gelato dai gusti diversi che sanno d'abuso, d'insulto e
di vizio.
Mentre cedo alla sua mente che mi stringa forte e mi frughi e mi fanno
volare tenendomi ferma.
Senza accortezza mi blocchi la nuca facendomi anche inginocchiare.
Perché l’uomo poi viene, certo che viene, quando quel gusto mi invade
la gola, di un bianco che tinge forte.
Fino l’ultima goccia, ancora un sogno, un viaggio finendo di bere.
Per sentire quel gusto entrare nel mio corpo come un desiderio lontano
che mi scioglie e corre tra le sponde e mi bonifica tra le cosce, come
una foce di fiume che si deposita in mare, mentre il vento che soffia
mi asciuga le pieghe, e guardo il fondo.
Cosa cerco?
Sarà che ora aspetto l'estasi per risvegliarmi domani.
8 years ago