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Cominciamo dall'inizio

Cominciamo dall'inizio

Tutto iniziò molti anni fa, quando scoprii le modelle di un noto catalogo di vendite per corrispondenza.
In tanti hanno dato sfogo alle loro fantasie con le foto delle ragazze in biancheria intima di quel catalogo, cercando di intravedere particolari fisici sotto alle trasparenze del pizzo.

Credo di essere stato particolarmente predisposto per apprezzare più di altri quelle foto, e da sempre ho ritenuto che la biancheria intima sia una speciale decorazione del corpo femminile, capace di esaltarlo e di imprimere una forte carica erotica.

Anche per questo mi è sempre piaciuto regalare lingerie alle ragazze che frequentavo, constando il loro stupore nel fatto che oltre ad azzeccare la taglia, sapessi scegliere capi sfiziosi senza essere volgari.

Un giorno volevo acquistare un sottopantalone in microfibra per sciare, ed ero stupito del fatto che un capo, molto simile ai collant, costasse cinque volte di più. La mia compagna del tempo aveva infatti preferito acquistare un collant da 150 denari in microfibra, che svolgeva la stessa funzione.

Trovai assurdo dovere spendere cinque volte tanto solo perché un uomo non dovrebbe indossare dei collant, e ne acquistai un paio anche io. All'inizio la mia compagna ne fu stupita, ma ci fece l'abitudine molto in fretta... andando anche oltre.

Mi trovavo a casa sua, dovevamo uscire la sera, andai a farmi una doccia e poi cercai il cambio che ero sicuro di essermi portato, ma non trovai gli slip. Non mi andava di rimettere quelli che mi ero tolto prima della doccia, e lei si propose di darmi un aiuto: mi diede un suo perizoma di pizzo.

La cosa mi stupì e mi incuriosì, lei sembrava sfidarmi ad indossarli, e non volli perdere la sfida. Ma forse non stavo aspettando altro.

La reazione fu particolare, tra il tessuto a contatto della pelle, il laccetto che mi sfiorava il sedere... sensazioni nuove ed eccitanti. Una eccitazione che non sfuggì alla mia ragazza, che mi provocò ulteriormente... fino a farmi provare sensazioni molto intense.

Scoprii poi che era stata lei a nascondermi il cambio, voleva vedere come avrei reagito, e mi disse anche che immaginava come sarebbe andata a finire. Forse mi conosceva meglio di quanto mi conoscessi io.

Da quel momento cominciai ad arrichire il mio guardaroba con biancheria di pizzo e satinata, trovai comodo indossare autoreggenti sotto i pantaloni nei periodi freddi, e scoprii anche che la gonna è in alcuni casi molto più comoda di un paio di pantaloni.

Con il tempo cambiai ragazza, ma non trovai più la stessa complicità. Nel frattempo nacque una vera e propria passione per il crossdressing. Mi resi conto che la parte femminile di me voleva uscire sempre di più, e oltre ad essere femminile era anche particolarmente... troia.

Un giorno trovai poi una ragazza che ebbe il piacere di assecondarmi più di altre. Un giorno le chiesi che sapore aveva il mio sperma, e per spiegarmelo in modo corretto me lo volle fare assaggiare direttamente dalla sua bocca alla prima occasione. A lei piaceva molto essere presa da dietro, le chiesi cosa sentiva di particolare, e anche in questo caso volle farmelo capire, usando su di me un suo sex toy.

Volevo prenderle un doppio fallo per provare nuovi giochi... ma la relazione finì, e mi restò la curiosità.

Con il tempo i miei momenti "en femme" erano sempre più caldi, più appassionati, ma purtroppo vissuti da soli.
Mi resi anche conto che la mia passione è condivisa da molte più persone di quello che pensavo, che in tanti hanno piacere nel vestirsi con abiti femminili, hanno piacere nel fare uscire la loro parte femminile... che molto spesso è particolarmente spregiudicata e trasgressiva.

Trasgressiva da desiderare di sentire delle mani che mi accarezzassero le cosce, scivolando sotto la gonna, che arrivassero al mio sesso, che mi facessero godere mentre lasciavo libera la parte femminile di me... ma ho sempre immaginato che fossero mani femminili.

Un poco per volta arrivi poi ad ammettere a me stesso una curiosità che pensavo indecente: chissà che effetto fa accarezzare delle gambe, fino sotto ad una gonna, per arrivare tra le cosce e sentire qualcosa di inconsueto sotto un perizoma di pizzo. Qualcosa di duro, bagnato e pulsante di desiderio.

Ed è a questo punto che ho capito il mio desiderio di andare oltre le consuetudini, il mio desiderio di scoprire cosa si prova a sentire un sesso maschile che esplode in un orgasmo.

Questo è il mio desiderio nascosto, quello di scoprire quello che si prova... ma facendolo con qualcuno che voglia condividere la sua femminilità interiore tramite il suo sesso maschile.

Io penso (e spero) che in chi ha piacere di vestirsi da donna, ci sia anche la dolcezza e la sensualità tipiche delle donne. Il sesso diretto, volgare, di chi mi dice "vorrei sborrarti addosso" alla prima frase che mi rivolge, non mi piace molto.

Mi piace essere trasgressivo, forte nelle espressioni, ma deve essere il risultato di una conoscenza, di una intimità che cresce nel tempo, anche se velocemente. Il sesso è un gioco bellissimo, e secondo me dovrebbe sempre avere una componente di dolcezza e di sensualità. Essere troppo diretti come primo impatto, invece di scaldarmi, mi raffredda.

Il giorno che troverò chi mi sa accendere con questa dolcezza, potrò anche lasciarmi andare a cose che non ho mai pensato prima di potere fare... ma che in fin dei conti spero di potere scoprire presto.
Published by borntoride63
8 years ago
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virna
Credo che molte di noi si riconoscano nel tuo racconto, come per te anche per me le cose sono avvenute per gradi. Io mi sono spinta un po più in la di te (lo dico dopo aver letto solo questo racconto, leggerò gli altri per saperne di più mi incuriosisci) ma ci ho messo tanto ma tanto tempo.
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servetta
mi riconosco nel tuo racconto, mi piace la dolcezza, le carezze, ii bacini e cosi via, se ti va ci possiamo messaggiare, ciaoo
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Mmm che voglia
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Mmmmmmche voglia
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borntoride63
to alaska2 : Fino ad ora la mia condivisione è stata decisamente limitata... ma vorrei provare qualcosa di più.
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alaska2
Grazie per avere condiviso le tue belle esperienze. Io purtroppo ho sempre vissuto di nascosto queste emozioni, senza mai osare condividerle "dal vivo" con nessuno
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