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Samantha (PRIMA PARTE)

Samantha (PRIMA PARTE)

Prima dell’orgasmo è bene prenderla con forza e con passione: schiaffeggiarle il culo magari o tirarle un po’ i capelli. Dopo il piacere, invece, occorrono lunghe e generose carezze su tutto il corpo, come premio per essere stata obbediente. Questo è il programma.
In realtà, quando sono io a comandare, mi piace alternare schiaffi a coccole, punizioni a premi. Mi piace, ad esempio, far scivolare con morbidezza le unghie sulla sua schiena e rassicurarla con coccole dolci, per poi di colpo sferrarle un sonoro schiaffone sul culo. Tutto questo mentre lei è prona sul letto e io dietro di lei; in questo modo può solo sentire le mie mani, sciogliersi tra le mie carezze e sobbalzare alla prima sberla. Permettetemi ora di fare un passo indietro.

Musica assordante, un mucchio di gente in pista da ballo che si dimena; niente di nuovo nel posto in cui lavoro. Questa sera però sto aspettando lei e mi sento eccitata al solo pensiero. Lasciate che vi dica come sono vestita: stivaletti neri lunghi, calze nere, mini nera con piega da scolaretta, magliettina semplice, bianca e semitrasparente; un po’ di mascara per le ciglia e un leggero tocco di rossetto rosso. Sono senza reggiseno.
Dopo un po’ arriva insieme alle sue amiche, una delle quali mi vede e mi fa cenno indicandomela. “Si va in scena” penso tra me e me.

Una settimana prima ho conosciuto delle amiche di una mia collega di lavoro; tra una chiacchierata e qualche bicchiere mi chiesero se fossi disponibile per una loro amica. Subito mi accinsi a rispondere che non ero interessata e che non ero in cerca di relazioni, specie con ragazze. Loro aggiunsero che «Si tratterebbe solo per una notte…». Capii che, in pratica, mi stavano chiedendo di fare la escort.
«È davvero così disperata la vostra amica?» chiesi incuriosita.
«Più che altro è timida e non esce mai, o meglio, dobbiamo costringerla noi a uscire di casa. Non è sempre stata così ma da un po’ non ha più un granché di autostima per via di alcune storie finite male. Pensavamo che una serata con una bella ragazza come te potesse ridarle un po’ di fiducia in sé stessa, anche perché dopotutto non è una brutta ragazza».
La cosa iniziò a intrigarmi ancora di più quando mi dissero: «Ovviamente dovresti rimorchiarla senza dirle niente e senza far caso a noi; non deve sapere che ci siamo messe d’accordo, deve credere che il tuo interesse nei suoi confronti sia spontaneo». Accettai, lusingata dal fatto che avevano pensato a me.
Quando pagarono il conto dei cocktail che gli avevo servito mi lasciarono anche una “mancia”: «Questo è per il tuo disturbo». La mancia, se così si può chiamare, era di 600€, il che, lo ammetto, mi fece sentire un po’ puttana. Una puttana di un certo livello, ma pur sempre una puttana. Presi i soldi con nonchalance e sorrisi, comportandomi come se avessi già fatto questo genere di cose. A dire il vero era la prima volta che prendevo soldi in cambio di una scopata.

La cosa mi eccita perché mi sento come se fossi un’agente speciale in missione: sedurre una ragazza, rimorchiarla, farla divertire senza insospettirla.
Lei è vestita con un jeans attillato e una magliettina corta; ha un look un po’ da maschiaccio anche se quel visino con al centro il nasino “a patata” è molto dolce. I capelli sono neri e corti, con delle ciocche che cadono leggermente sulla fronte; dietro sono scalati con la macchinetta fino al collo. Occhi verdi, pochissimo trucco. Avrà un 18-19 anni. Non sembra molto a suo agio in questo posto.
Mi faccio largo tra la pista e inizio a ballare tenendomi non troppo distante da lei. Per il momento la ignoro e cerco una tipa qualunque con cui ballare. Per adesso voglio che mi veda, e voglio che mi veda ballare con una ragazza. Lei ballicchia e ogni tanto scambia una parola con le sue amiche. D’un tratto i nostri sguardi si incrociano in una fuggevole occhiata. Io faccio finta di niente e continuo a ballare con questa tipa random, consapevole che mi ha vista e che c’è stato un primo contatto.
Al termine della canzone mi dirigo verso il barman e le passo accanto. Di nuovo i nostri sguardi si intrecciano e questa volta posso vedere meglio i suoi stupendi occhi verdi. Mentre ci lanciamo lo sguardo a vicenda lei abbassa istintivamente gli occhi sulla mia magliettina trasparente e quando subito li rialza un po’ imbarazzata incontra il mio breve sorriso compiaciuto ed eloquente. (È proprio vero: la seduzione inizia dallo sguardo.) Mi incammino verso il barman e le do le spalle, sicura che adesso i suoi occhi saranno di nuovo su di me (magari si poseranno su un’altra parte del corpo…). Scambio quattro chiacchiere con i miei colleghi al bancone e gli dico che stasera è la mia serata libera e che non sto facendo straordinari. Mentre sorseggio il mio White Russian butto un occhio sulla pista e mi imbatto nuovamente nel suo sguardo falsamente distratto. Mi fissa per qualche secondo mentre ho la cannuccia nera in bocca e noto che ha iniziato a ballare con più convinzione. Finisco il drink e mi rituffo in pista.
Tra la folla incontro una mia amica e ci mettiamo a ballare come matte, tenendoci per mano e tutto il resto. Inizio ad agitare i fianchi e a muovere vistosamente il culo, sapendo che lei è poco dietro di me. Le luci a intermittenza rendono il mio avvicinarsi a lei più furtivo. Facendo finta di niente le appoggio “distrattamente” il culo addosso e continuo a ballare. Lei non indietreggia, anzi. Ho sempre lo sguardo rivolto alla mia amica (che ormai ha capito la situazione) e faccio la disinvolta. Tra un ritmo e l’altro la parte di dietro della mia mini urta con la parte davanti dei suoi jeans. All’ennesimo contatto giro la testa di profilo e le lancio una lunga occhiata. Le sorrido e lei contraccambia. Avvicino le mia bocca al suo orecchio e per un secondo lei smette di ballare cercando di capire cosa sto dicendo tra il rumore assordante della techno. Lascio passare un secondo prima di chiederle se vuole ballare perché voglio che senta il mio respiro dietro l’orecchio. Lei fa un cenno di sì con la testa e io, rimanendo sempre nella stessa posizione girata, le appoggio il culo addosso con molta più pressione di prima. Contraccambia appoggiandomi le mani sui fianchi in modo da seguire il mio movimento. Mi struscio su di lei senza molto pudore e sento il suo respiro sul mio collo. Le sue mani iniziano a farsi più audaci e scendono leggermente giù. Le faccio capire che non mi dispiace affatto facendo di nuovo pressione col mio culo su di lei. Le sue mani incerte discendono a poco a poco sempre più giù fino a trovare le calze. Poi, dopo avermi accarezzata lì per un po’, fa salire le mani che si intrufolano sotto la gonna con un gesto semplice. Muovo i fianchi mentre il mio culo è praticamente appiccicato alle sue mani che adesso toccano la bordatura del mio perizoma. Sento le sue unghie corte scivolare sui miei glutei. Le sue amiche ci guardano divertite e avverto un bel po’ di imbarazzo da parte sua. Mi avvicino nuovamente all’orecchio e lei irrigidisce le mani come se fosse preoccupata che le dica di toglierle. «Ti posso offrire qualcosa da bere‽» le urlo nell’orecchio. Lei mi fissa per un attimo e poi accetta.
Ci facciamo strada tra la folla fino al bancone. Il barman appena mi vede ci dà la priorità e io le chiedo cosa prende. Poco dopo sorseggiamo i nostri drink e iniziamo a conoscerci. Io le dico che lavoro lì e le parlo un po’ di me. Lei mi dice che si chiama Samantha, che è venuta con alcune sue amiche (indicandomele con lo sguardo), che lavora in una palestra il cui proprietario è suo padre e che per arrotondare fa la cameriera in un pub. Mi dice che non le piace la disco principalmente perché non ama la musica dance, hip hop, techno e house. Così ci mettiamo a parlare un po’ di musica e si stupisce quando le dico che anche a me piace il punk; le brillano gli occhi quando le nomino qualche band, scoprendo così che abbiamo qualcosa in comune.
Finiamo il drink e ci ributtiamo in pista, vicino alle sue amiche; lei me le indica e gli faccio un cenno di saluto. Loro contraccambiano e mi sorridono come se non ci fossimo mai viste. Questa volta balliamo l’una di fronte all’altra e mentre ci abbracciamo non può far a meno di sorridermi con un lieve imbarazzo. Si capisce che le piaccio, e le imbarazza il fatto che anche io stia mandando segnali di apprezzamento nei suoi confronti. Un po’ mi dispiace di aver preso i 600€; inizio a pensare che l’avrei rimorchiata volentieri anche gratis. Dopotutto non è malaccio e sembra simpatica.
Mi avvicino nuovamente al suo orecchio e le dico: «Hai dei bellissimi occhi». Lei non capisce o fa finta di non capire. Mi sporgo sull’altro orecchio e ripeto il complimento. Il suo sguardo si illumina e sorridendomi mi ringrazia. Le sue amiche le lanciano occhiate allusive, come a invitarla a fare il primo passo. Dopo un po’ mi chiede: «Sei venuta accompagnata‽». Le faccio cenno di no mentre continuo a muovermi spensierata. «Mi accompagni un attimo in bagno‽» le domando con naturalezza. Deglutisce e fa “sì” con la testa. Ci facciamo largo tra la gente accalcata e in mezzo alla confusione le prendo la mano.
Appena entriamo nel bagno delle ragazze sentiamo dei gemiti molto eccitanti provenire da una delle porte chiuse. Ci guardiamo e ridiamo per la situazione. Alcune ragazze se ne stanno tranquille come se niente fosse e fumano una sigaretta. Una di loro sembra stremata ed è palliduccia in volto. Apro una delle porte dei gabinetti e la trascino sempre tenendola per mano. Non chiudo neanche la porta a chiave che le infilo subito la lingua in bocca. Lei rimane immobile felicemente incredula. Ci vuole poco affinché Samantha diventi più passionale e delicatamente mi spinge verso il muro. Le sue mani diventano frenetiche e iniziano a toccarmi dappertutto, quasi come se non sapessero da dove iniziare. Inclino la testa e lascio che i suoi baci mi finiscano sul collo. Dall’orecchio sinistro avverto il suo ansimare, il suono dei baci decisi e la punta della lingua che mi fanno venire la pelle d’oca. Dall’orecchio destro sento la voce delle ragazze di passaggio e quella della ragazza accanto alla nostra porta i cui gemiti si fanno più intensi. Mi accorgo di essere bagnata e le appoggio una mano dietro la testa; lei capisce al volo e i sui baci scendono rapidamente. In un attimo me la ritrovo in ginocchio ad affondare la lingua dentro di me, non prima di avermi tolto il perizoma rosso e mantenerlo con una mano. Pensavo che mi avrebbe tolto la maglietta e che si fosse soffermata un po’ sui capezzoli, invece è andata giù decisa – forse più per il desiderio di assecondarmi che per altro.
Apro bene le gambe e faccio accogliere tutta la sua lingua dentro i miei umori. Stringo leggermente le cosce intorno alla sua testa e alzo i piedi da terra facendo leva con la schiena appoggiata al muro, lasciando che siano le sue spalle a sorreggermi le gambe. Lei si da un gran daffare, mentre la tipa che geme come una matta è finalmente giunta all’orgasmo. E non appena questa ha finito, incomincio a gemere io. Non riesco a vedere bene la faccia di Samantha perché è coperta lievemente dalla gonna, ma ogni tanto i suoi occhietti sbucano come fari e illuminano l’eccitazione dipinta sul mio volto. Riesco a sentire la sua lingua scavare dentro di me penetrarmi con dolcezza e sensualità, mentre il labbro superiore e i due incisivi centrali sono intenti a succhiarmi avidamente il clitoride. La mia mano raccoglie qualche ciocca dei suoi capelli e, tirandoli un po’, le faccio capire che sto per venie. «Sapevo che eri brava a leccare, l’ho saputo appena ti ho vista» le mormoro mentre le vengo in bocca. I miei mugolii attutiscono le risate delle ragazze fuori la nostra porta. Apro gli occhi e incrocio i suoi insieme a un fantastico sorriso. Mi infila il perizoma e si rimette in piedi. Le do un bacio sulle labbra e lei mi guarda soddisfatta, come se fosse stata lei a venire.
Usciamo dal bagno e le offro un altro drink (“Te lo sei meritata” penso tra me e me). Le sue amiche, vedendoci uscire dal bagno, non possono far a meno di ridere incuriosite e felici del fatto che il loro piano sta funzionando.


FINE PRIMA PARTE

Presto pubblicherò il prosieguo…


Published by Melissa93
8 years ago
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nelman3
stupenda prima parte... mi è venuto duro senza toccarlo
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tronymanero
sai scrivere molto bene, ed è cosa molto rara. complimenti.
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Manganell 8 years ago
io aspetto il prossimo concorso per vincerlo
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Brunodl 8 years ago
troppo bello !!! complimenti, aspetto la seconda parte con ansia :wink:
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marco1959
marco1959 8 years ago
grande!!!Aspetto la seconda parte!!!
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jizze 8 years ago
fantastico!!! spero di leggere la seconda parte al piu presto!!! :smile:
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MrMax70 8 years ago
Davvero bello, non vedo l'ora della parte successiva :smile:
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sarosar 8 years ago
Bellissimo brava
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paccoCT
paccoCT 8 years ago
bellissimo racconto, molto eccitante davvero
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