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(2) Metamorfosi - pensando all'amica. - (mast

(2) Metamorfosi - pensando all'amica. - (mast

-Vado in palestra.
Mi avvicinai per salutarla con un bacio sulla guancia ma giusto all’ultimo momento decisi di baciarla in bocca, prenderla di sorpresa, posai delicatamente le mie labbra chiuse sulle sue e mentre le distaccavo le accarezzai delicatamente con la lingua.

Certo che anche la sua amica vedesse.
Presi la borsa, e mentre attraversavo la porta salutai l’amica Vittoria con un cenno della mano.

Non ho un fisico palestrato, anzi a dirla tutta sono magro un tipo alla Elajia Wood, andare in palestra in realtà non mi piaceva mi innervosiva. Era una grande struttura completissima, sale attrezzi, sale per pilates, spinning, una piscina e poi gli spogliatoi con docce e sanua. La struttura era bellissima peccato fosse frequentata da persone che non erano proprio nelle mie corde, i migliori incredibilmente erano i frequentatori abituali i quali sicuri del proprio fisico non ostentavano forza e sicurezza cercando di parlare di argomenti vari e non solo di quanta panca piana facevi in una ora. Il sabato pomeriggio oltretutto era frequentata da tutti quegli hipster che facevano del loro fisico la compensazione della loro carriera di merda.

Passai più di due ore tra piscina e palestra, distrutto andai a farmi con un bagno turco, ma servì a poco. Consumai un panino al bar della palestra mentre guardavo gli ultimi minuti di una partita di calcio.

Quando rientrai al monolocale loro erano uscite, sul tavolo un bigliettino. “basta studio, andiamo a fare shopping, controlla what’s up”

Sul divano ero completamente assorto da un documentario sulle probabilità che i nazzisti potessero aver avuto contatti con gli alieni, roba grossa, il telefono vibrò, accendo il display aspettandomi di trovare un un messaggio, era una mail, dal lavoro.

Poco dopo il telefono vibrò nuovamente, sicuro che mi avesse risposto apro la mail. Nessun nuovo messaggio. Chiudo. Guardo meglio il telefono e noto che c’era un nuovo messaggio su what’s up, apro.

“Ti piace?”
in allegato una foto fatta in un camerino, la foto mostrava lei in piedi senza pantaloni con addosso un paio delle sue culotte che le fasiavano alla perfezione i glutei sodi, da ventenne, sopra portava una tshirt che non gli avevo mai visto. Al suo fianco in piedi c’era Vittoria portava solo degli slip gialli e il reggiseno a fascia blu che conteneva a malapena il seno, il suo sguardo indicava che stava guardando la tshirt.

Sospirai, respirai lentamente e mi accesi una sigaretta.

“carina la tshirt, prendila” risposi.

Poco dopo un altra vibrazione, quasi sperai che fosse la mail di risposta all’appuntamento di lunedi. Era un altro messaggio.

“preferiresti vedere lei che si bacia allo specchio o io che bacio lei?”
in allegato un altra foto. Questa volta si vedeva solo Vittoria, la foto era fatta dal basso sempre nel camerino indossava i suoi jeans attillati ma non portava niente sopra, le sue tette stavano alte anche senza reggiseno, la foto era mossa probabilmente gliela aveva fatta di nascosto.

Non risposi niente.


Mangiammo in tranqullità le due pizze che aveva ordinato per cena, poi ci spostammo sul divanetto, e mi convinse a guardare un film di woody allen, glielo aveva consigliato Vittoria. Io odio woody allen.

- Perchè non mi hai risposto al messaggio?
- Perchè non ho ancora deciso.- ostentai una nervosa risata.
- Ti è piaciuta almeno la foto?
- era mossa. - cercai maldestramente di cambiare argomento, mi stava imbarazzando e non mi piaceva.

La vidi armeggiare con il telefono, poco dopo il mio vibrò.
Ancora un messaggio su what’s up.

-Sei scema mi mandi i messaggini quando sei qui accanto a me?
-aprilo.
Lo feci.

Un’altra foto. Vittoria era in piedi davanti a un specchio indossava dei pantaloni bianchi aderenti, in trasparenza si vedevano chiaramente gli slip leggermente affossati tra le natiche aderenti sopra niente, le mani erano intente a raggruppare i capelli in una coda, questo faceva si che il seno, nudo si rifletteva in tutta la sua rotonda grandezza. anche lei era riflessa, vestita, telefono in mano, un dito era maliziosamente vicino alla bocca.

- Ti piace? - sentii la sua mano che si posava sul mio interno coscia.
- Mi stà sul cazzo vittoria, ti ho sempre detto che non mi fa impazzire.
- mi ha chiesto di farla per vedere come gli facevano i culo, come glielo fanno ? ti piace ?
- mi sta sul cazzo lei e il suo culo
Avvicinò la sua bocca al mio collo
- Si, ma le sue tette ti piacciono, non’è vero? - sussurò.
Avevo ancora lo sguardo sulla foto.
-Si lo ammetto ha delle, belle tette.
Lei pari la foto dove con lei in culotte e Vittoria era in piedi seminuda.

- Allora? ti sei ricreduto sulle sue gambe?

-No ma ho notato che ha una bella bocca-
Mi accorsi che mi stavo eccitando e il gonfiore era visibile attraverso i pantaloni della tuta che indossavo.

-allora questa ti farà impazzire
prese il telefono e sfoderò una foto di vittoria, metre si stava mettendo un rossetto viola acceso.

-come ti sembra?
-interessante

-secondo te come la usa?
spostò la mano tra le mie gambe, iniziò a muoverla lentamente
- pensi che la usa?- ribattei
- sono sicura che è più troia di quello che credi-
a quelle parole il cazzo inizia a prendere il controllo

- Nel camerino gli ho fatto vedere come mi sono baciata allo specchio per te.

Cambiò nuovamente foto sul telefono. Di nuovo i seno di vittoria, questa volta ripreso direttamente da davanti, leggermente chinata in avnati, stava cercando qualcosa sul pavimento.
-Ti piacerebbe suchiargliele ?
La sua mano scivolò sotto i pantaloni afferrandolo. Era duro, e incominciava a bagnarsi.
-Tu non rispondi, ma lui risponde per te.
-Visto che tette sode, sarà una quarta e stanno su come se la gravità non esistesse.
-Pensa ad averle tra le tue mani, così calde. A me piacerebbe, Gli succhierei quei capezzoli come se fossero dei piccoli cazzi.

Mi leccò leggermente sul collo, io ero in silenzio, ansimavo. Non riuscivo a parlare e la cosa la stava eccitando.

-Abbassati i pantaloni della tuta.-

Li calai alle caviglie insieme ai box senza alzarmi dal divano. avevo paura che ogni mia mossa potesse interrompere quello che stava succedendo.

Incominciò a farmi una lenta sega.

-Pensa ad averla qui ora, come nella foto, con i pantaloni che gli fasciano il culo e le sue tette nude, è propio qui davanti a noi. La vuoi?

Risposi ansimando.

- io la vedo avvicinarsi e lentamente si inginocchia davanti a te

La sua mano ora era più decisa, e mi accorsi che con l’altra si stava toccando un seno sotto la maglietta.

- Cosa gli chiederesti di fare? io con le mie tettine non posso farti del gran spagnole, lei potrebbe. O forse vuoi vedere la sua bella bocca che affonda sul tuo cazzo.

La sua mano diede uno strattone quasi da farmi male.

- Vorresti che ti facesse un pompino, lo sò, la vorresti guardare mentre te lo succhia e con le mani si tocca le tette. vero?
Me lo diceva sussurandolo sul collo, l’altra sua mano si era spostata dal suo seno ai suoi slip, si muoveva allo stesso ritmo dell’altra che era su di me.

-Ma lei non sà qual’è il ritmo giusto per te, e ti farebbe impazzire che io la aiutassi appoggiandole una mano sulla nuca e dettandogli il ritmo.

Ansimavo come se avessi un attacco d’asma. il mio cazzo stava per esplodere, e lei lo sapeva bene.

-Dai, falla contenta, sborrargli in bocca a questa stronzetta ben pensante, falle colare la borra dalla bocca alle tette, voglio leccargliele. Ti piacerebbe avere vittoria in ginocchio con me che le pulisco le tette dalla tua sborra con la lingua. Vero? ..Rispondi!!!

Risposi esplodendole tra le mani, sporcandomi la maglietta e nuovamente il divano. Di colpo rilassai tutti i muscoli rimanendo sul divano completamente svuotato, di tutto.
La vidi leccarsi la mano che mi aveva dato piacere e alsarzi. i pantaloni del suo pigiama erano bagnati.

-Mi faccio una doccia, tu riprenditi.
Cercai disperatamente una canna già fatta. Non la trovai. Mi accesi una sigaretta.
Published by ben3x
9 years ago
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