zaporn.net
Giochi con la telecamera

Giochi con la telecamera

I tre ragazzi dall’ altra parte del treno non smettevano di fissarmi, uno di loro poverino per farlo era obbligato a girare la testa, con la coda dell’occhio ho visto che stava armeggiando con il cellulare, voleva farmi una foto.

Cosi’ sto al gioco, faccio finta di alzarmi per prendere qualcosa dallo zainetto in alto e cosi’ mi chino mostrando le gambe che uscivano dalla microgonna, inguainate in un paio di stivali neri alla coscia, temporeggio un po’ in modo che abbiano di che godere in quei brevi momenti e qualcosa da raccontare la sera tornando in caserma.

Per farla sporca ancora di piu’ decido di scendere passando davanti a loro, nonostante abbia l’ uscita a portata di mano, ero arrivata a Venezia.

I venerdi pomeriggio erano ormai un rito, con Giorgio avevo cominciato a fare sesso dopo quell’ estate favolosa che ci eravamo conosciuti, da allora abbiamo deciso di vederci in queste occasioni particolari, vere e proprie tribolazioni fino a che non scoccava il giorno dell’ amore....

Mi piaceva andare a casa sua, viveva in fondamenta Briati, davanti al Collegio
Armeno, mi piaceva quel silenzio, rotto poche volte da voci di turisti, piu’ che altro un passaggio di universitari che tornavano dalle facolta’ vicine....

Adoro starci nuda alla finestra per irradiarmi di tale bellezza, una volta e’ capitato che qualcuno mi ha vista, invece di nascondermi gli ho sorriso. Ricambiata.

Il tragitto dalla stazione a casa sua durava venti minuti, con le mani nel giubbotto e gli occhiali da sole godevo dei tiepidi raggi di quel pieno pomeriggio, tra poco scuriva e si sarebbero accesi anche i lampioni, ripetevo dentro di me quanto era bello l’ autunno, proprio perche’ durava cosi’ poco.

Lungo la strada rapidi e furtivi sguardi di studenti e lavoratori verso le mie gambe, difficile staccare gli occhi, la falcata lenta ma ampia faceva venire cattivi pensieri, sapevo che certi stivali fanno il loro effetto, tuttavia mi ero allestita per una passeggiata, non ero vistosa ne’ peccaminosa, diciamo da copertina di Elle...

Era Giorgio che mi aveva chiesto di vestirmi cosi, per la verita’ avrebbe desiderato una cosa ancora piu’ oscena con tette in mostra e trucco pesante, ho deciso per una mise piu’ da sbarbata che da troiona....

Ultimamente le sue richieste erano state le piu’ perverse, dalla collegiale con i calzerotti e le treccine, alla puttana di bordello con corsetti e lacci, ma sapeva sempre come fare perche’ io cedessi ai suoi piaceri....

Suonai anche se avevo la chiave, so che in ogni caso amava questa mia discrezione, lo rendeva piu’ partecipe, piu’ complice...gratificante anche per me..

Dio, sei s-t-up-e-n-d-a-esclamo’ appena entrai, in mano teneva una videocamerina
della Sony, minuscola, penso l’ultimo oggettino hi-tech che aveva avuto il sopravvento su di lui, ”Vado in fondo al corridoio, quando ti punto la telecamera contro tu avanzi spogliandoti, quando mi sarai vicina non dovrai avere piu’ niente addosso, nulla tranne gli stivali....”
Lo guardo un po' perplessa....” Roby e’ un gioco, vedrai, ti piacera’”...

Mi appoggio con le spalle alla porta, ogni due passi lentamente mi tolgo un indumento, sento il legno delle tavole del pavimento che scricchiola sotto i tacchi degli stivali, mi sento potente...

Sfilo giubbotto in jeans e minigonna, le calze non le avevo ancora messe, noto sullo specchio lungo alla mia destra che sono veramente dimagrita, ma le mie tette sono rimaste alte e sode, avanzo ancora nel corridoio dell’ appartamento, sfilo le mutande e le lancio con un calcio dello stivale verso non so dove, per ultimo tengo il mio pezzo forte, la maglietta aderente, quando ne resto senza gli manca il respiro.

...alte e sode....

Ora sono nuda, nuda con gli stivali alla coscia, non so piu’ se sono ancora forte o se ho paura di lui, resto ferma dinanzi mentre mi immortala nel suo display....

Gli lancio le braccia al collo “Giorgio, amore..” “Zitta, non ti ho detto di parlare” apre subito la porta del bagno dietro di lui “Entra’’....

Lo seguo “Ora voglio che ti lavi, voglio che ti lavi davanti e dietro......”

Eseguo i suoi ordini, intanto si mette nudo anche lui mentre non smette di riprendermi, si siede sul water di fianco..

“Adesso alzati e asciugati” , mi passa l’ asciugamano mentre lampeggia la luce rossa a pochi cm dalla mia patata...

Si siede poi al mio posto “ Ora devi lavare anche me”....eseguo, mixo acqua calda e fredda in giusta dosa, mi insapono le mani...

“Devi lavarmi anche il culo, cosi’ brava, piu’ forte, piu’ decisa ...!!”

Cambia mano alla Handycam per asciugarsi...” ora seguimi’’...

Nudi ci avviamo verso la camera da letto “ siediti li’ sul tappeto, quello rotondo”

Mi siedo di fronte a lui e riprende a filmare ..” Ora voglio che ti tocchi....”
Ho un attimo di riluttanza e chiudo le gambe poi comincio ad aprirle e sposto la mia mano destra verso il poco pelo, senza convinzione, mi dice di allargare un po’ di piu’ la gamba sinistra e di godere se voglio....

Non ci riesco, in altre occasioni forse si’, la telecamera mi intimorisce..Mi viene incontro, il suo membro e’ durisssimo...

“Quando mi avvicino cosi’, voglio che lo tieni in mano e lo succhi...”

Non aspettavo altro, con la bocca circondo il glande....si ritrae subito dopo...

“Quando mi allontano voglio che me lo meni e lo guardi, ok ?” “Ssssss-sssi-iii”....
Inizio il mio lavoro, ogni tanto si allontana dal mio viso, dura cosi’ per quasi cinque minuti poi mi dice di girarmi e di mettermi a quattro zampe, riesco a vedere con la coda dell’ occhio che fissa la telecamera sul treppiede....

Mi ritrovo cosi’ inginocchiata e con il culo in alto, con il piede segue la forma del mio stivale, indugia sulla coscia, poi si mette a massaggiare con il suo piede la mia patata..

Resto cosi’ come una cagnolina in attesa della monta, gli stivali mi fanno male
perche non sono in una buona posizione, dopo un minuto di silenzio dico “ e adesso?"

Ricevo una sculacciata fortissima sul culetto “ non ti muovere, troia “....

“Scusa”, replico....”ti ho detto che non devi parlare” , altra sculacciata dalla parte opposta, la pelle mi brucia...

Un po’ mi viene da sorridere ad interpretare questo ruolo, che non sento troppo mio, ma che comunque mi piace...

“Scusa...non lo faccio piu’ “...forse l’ho detto per ricevere un altro schiaffone sulle chiappe...

Che arriva puntuale e sonoro, assieme sento anche la cappella che spinge tra le piccole labbra....un attimo dopo e’ dentro, uno ancora e lo sento tutto....

Urlo...mi manca il respiro per un attimo; la mano di Giorgio mi tira i capelli, sono costretta a reclinare la testa verso la schiena “ NON DEVI PAR-LA-RE !!”

Inizia a muoversi lentamente, lo sento tutto dentro di me, non riesco piu’ a urlare anche se volessi perche’ mi fa veramente male, mi tira i capelli e non capisce che mi sta facendo veramente male....

Decido di graffiargli i coglioni, forse capira’, in effetti molla la presa e comincia a toccarmi le cosce, gli stivali, sempre accompagnato da quel movimento lento dolce e profondo, dopo un po’ senza staccarsi mi fa alzare in piedi e mi fa appoggiare le mani al muro, una delle posizioni che piu’ lo eccita, inizia ad accelerare il ritmo.

Continua a toccarmi le cosce e gli stivali, stranamente si era sempre appassionato alle mie tette, biascicava qualcosa ma non osavo parlare, il culetto bruciava ancora....

Ritorno a quatto zampe sul tappeto, continua il suo lavoro e mi spinge un pochino un dito sul buchetto , riesco a dire ‘’ si’ mi piace li’ “....

E’ stato un attimo dopo che ho sentito dentro di me scorrere il fiume del piacere e non ho potuto trattenermi dal dirlo...

“ Stronza, adesso ti sistemo io, “ ricevo un’ altra manata rossa, mi fa male adesso e stavo per incazzarmi quando sento che a malincuore lo tira fuori dalla mia fessura...

Mi aspetto una copiosa inondazione sulla schiena, ero arcuata in modo quasi innaturale, mi facevano male le punte degli stivali, invece si avvicina e mi infila tutto quanto poteva dentro la bocca......

Ricevo e mantengo gli schizzi mentre blatera qualcosa di osceno e di veramente imcomprensibile, poi mentre si ripulisce sul mio viso sento una mano che mi tappa il naso...

Comincio ad avere paura, Giorgio non aveva mai fatto cosi’, non mi faceva mai del male e stavolta non riuscivo a respirare, ho cominciato a tirare il braccio, a cercare di levare la mano ma lui era troppo forte.

"Dai fammi vedere quei bei giochini che facevi quest' estate .."

Compresi che voleva vedermi gorgogliare lo sperma in bocca, iniziai cosi' a giocare con la sborra sulle labbra e le bolle non tardarono a venire fuori, ma dovevo respirare e cosi’ dopo un po’ ho dovuto deglutire il suo sperma per poter riuscire a boccheggiare....una cosa che non mi sarei mai aspettata da lui.....

Rise alla fine e mi fece una carezza, poi si accoccolo’ sul tappeto...

Guardavo il suo pene sfinito e con la cappella dondolante e non dicevo niente, mi ripuli’ il viso con un asciugamano che aveva preso in bagno e qualche scottex....

“Ti avevo detto che ti avrei fatto una sorpresa, anche tu l’hai fatta a me, non ti avevo mai visto cosi’ carina con questi stivali al ginocchio, sembri una fata..”

Si alzo’ e si direse in cucina per prendere da bere “ vuoi facciamo un bagno assieme, o preferisci la doccia ? “

Io ero ancora inebetetita, ma stavolta molto decisa.....”Bagno, prepara l’ acqua..”

Mi porse una coca e si infilo’ nel bagno.... la porta era aperta, comincio’ ad armeggiare, fu un attimo, una decisione....

Mi avvicinai e lo chiamai “ Giorgio” “Si’ ?’....si giro’ e ricevette con tutta la forza due delle mie dita in mezzo al culo, lo vidi piegarsi in due senza parlare...

Penso gli piaceva, difatti si accovaccio ' e dopo un po' mi liberai sopra di lui anche di un copioso piscio.

Poi mi girai, ero ancora nuda con addosso gli stivali, mi rivestii e per ricordo lasciai gli slip proprio sulla videocamera, non voleva che me ne andassi ma mi bastava.

Lungo la strada che mi riportava alla stazione, luce di lampioni e passi frettolosi, ma ancora sguardi sulle mie cosce, i miei stivali, la mia minigonna, qualcuno avra’ pensato che visto che non indossavo ancora le calze magari non portavo neanche le mutandine...
Published by roberta25
13 years ago
Comments
11
Please or to post comments
Corsarobianco72
bello e molto erotico!
Reply
omarsivori
Bella storia. Sembra un corto di Tinto Brass...Brava..
Reply
Strepitosa!
Reply
Questa è un'opera d'arte! Davveroben curata e originale, oltre che eccitantissima!
Reply
Complimenti davvero eccitante!
Reply
Bellissimo racconto !!!!!!!!!
Reply
slavebrescia
Bellissimo racconto, sei una bravissima narratrice.... Gli stivali sono un mio fetticio..... complimenti! :smile:
Reply
Majiko1
Bellissimo! Sai scrivere molto bene... alla fine diciamo che ti sei vendicata! :smile:
Neanche immagini quanto vorrei conoscere una come te...
Reply
adesso ci siamo, gli altri racconti erano "giochini", questo .. è un po' + profondo, vero, sentito ...
brava ...
Reply
ughost
bel racconto... anzi bellissimo..... se questo racconto fantasia si tramutasse in realta.... dovremmo avere il tuo bel video da commentare
Reply
stansted14
QUESTA E' VERAMENTE DI UN'ALTRA CATEGORIA !! BRAVA !! COSA NON DAREI PER VEDERTI SOLO CON QUEGLI STIVALI...
Reply