Simona e le sue amiche
Il caldo estivo inizia a farsi sentire fin dalla mattina presto per effetto dello scirocco che dall’Africa porta aria rovente da circa cinque giorni e ci sono serie difficoltà a lavorare sia all’aperto che al chiuso.
Chi invece sembra sopportare pazientemente quel caldo è Brigitta, la fidanzata di Simona, che passa le ore distesa sul letto nella sua camera con il ventilatore sopra la sua testa che gira da ore muovendo l’aria che comunque calda resta ma almeno si muove e per effetto passeggero dell’evaporazione del sudore dà un po’ di refrigerio. Inoltre lei indossa slip e reggiseno poiché sono gli indumenti adatti per vivere in quell’afa opprimente.
Brigitta è in bagno sotto la doccia per rinfrescarsi dopo essere tornata da una giornata di studio che è sembrata più lunga del solito a causa per caldo persistente. Al rientro a casa si è denudata appena entrata in casa, ha baciato sulle labbra la sua fidanzata ed è corsa sotto la doccia per levarsi il sudore che le aveva reso la pelle appiccicaticcia.
Brigitta è una ragazza di ventuno anni che studia all’università e lavora come barista per mantenersi gli studi.
Ha conosciuto Simona casualmente proprio dove lei lavora saltuariamente. Simona ha invitato un’amica per un aperitivo ma il borsellino, estratto frettolosamente dalla borsa ampia dove c’è di tutto e di più, è caduto a terra spargendo le monete sul pavimento. Per raccoglierle viene in aiuto anche Brigitta e nel raccoglierle urtano vicendevolmente le teste senza volerlo ma senza farsi male. Sollevandosi si scusano e vicendevolmente si toccano un braccio. Quello è il loro primo contatto in cui, per chissà quale strano progetto del destino, è scoccato un qualcosa che le porta a fissarsi negli occhi e parlare più lentamente del solito come ad esplorarsi dietro le pupille. Da quel momento Simona non può fare a meno di pensare a Brigitta di cui ancora non conosce il nome.
L’amica che è al bar con Simona si è accorta di qualcosa tra le due ma non dà peso alle sensazioni.
Simona ha in mano il borsellino e parla voltandosi a guardare come se avesse riconosciuto qualcuno di cui non ricorda solo l’immagine del viso. Quella persona che è accorsa ad aiutarla le ha lasciato una traccia nella mente e si sente presa da delle sensazioni che la distraggono. Infatti uno dei manici della borsa non è al braccio ed inoltre nelle risposte è breve ed il tono meno brillante rispetto ai momenti precedenti la caduta del borsellino. Per dirla in poche parole, Simona è stata incantata dalla figura di Brigitta.
L’indomani, da sola, come attratta da qualcosa a cui non può resistere, Simona va a fare colazione in quel bar ed nuovamente vede quella ragazza.
Lei si siede ad un tavolino avendo cura di sceglierne uno un po’ meno in vista ed approfitta di un attimo di minor affollamento per ordinare un cappuccino e sfrutta l’occasione per chiederle il nome.
Al tempo Simona aveva un ragazzo ma le cose non erano messe bene. Due giorni prima dell’incontro fatale al PC le era venuto in mente di andare su un motore di ricerca e scrivere ‘storie lesbiche’, è entrata in uno dei primi siti proposti ed ha visto dei video con due splendide ragazze che si amano facendo sesso.
I video li ha visti tutti e l’effetto è stato immediato. Si è parzialmente denudata e si è sgrillettata davanti a quelle immagini molto esplicite.
La figura della barista non era svanita. Nella sua testa compare la figura di quella ragazza di cui sa il nome ma di cui non vede il viso.
Quel ditalino lascia in lei una traccia silenziosa iniziata nel momento in cui aveva toccato il braccio della barista dopo aver raccolto le monete. Quel ricordo riaffiora in modo forte ed è il motivo del ritorno al bar. Infatti l’immagine apparsa durante il ditalino si è completata.
Lasciata l’amica, Simona torna a casa e, senza esitare ancora una volta si denuda e stesa nel letto si fa un ditalino con relativo sgrillettamento furioso pensando a colei che si chiama Brigitta.
Dal secondo giorno della colazione al tavolino inizia un’opera di seduzione da parte delle due che si sentono attratte reciprocamente fino a quando escono insieme e si aprono una all’altra scoprendo di essere innamorate.
Simona racconta di aver rotto con il suo ragazzo e Brigitta fa altrettanto. Ne segue una convivenza che prosegue tutt’ora. Simona si trasferisce a casa di Brigitta ma, non essendoci la possibilità di montare un letto matrimoniale, decidono di avere ognuna il proprio letto nella rispettiva cameretta. D’inverno riescono a dormire insieme e così si scaldano tenendo a contato i corpi, d’estate ognuna nel proprio letto.
Il caldo di quel giorno estivo è attenuato dall’acqua quasi fredda che scorre a lungo sul corpo perfetto di Brigitta ed avrebbe fatto invidia a chiunque. Per avere refrigerio lei è rimasta un bel po’ sotto il getto e non solo per far scorrere l'acqua su di sé ma anche per divertirsi un po’ da sola stuzzicandosi lievemente in mezzo le gambe con una mano, mentre con l'altra stringe un capezzolo bagnato. Un brivido d'eccitazione le percorre tutto il corpo e deve frenare una mano che si sta dirigendo verso la fighetta bagnata non solo di acqua.
Uscita dalla doccia rimane in bagno qualche minuto a guardare il suo volto allo specchio, si guarda i fianchi e le cosce mentre parte delle gocce d’acqua si sono già asciugate, infine, quasi controvoglia, mette intorno alla vita un asciugamano, come se non volesse asciugarsi ma continuare a restare bagnata, e va in camera dalla sua fidanzata che in quel momento è sdraiata a pancia in giù, assopita, con gli occhi chiusi.
Ma Brigitta sa bene che la sua fidanzata è sveglia così le si mette a cavalcioni sulle cosce.
Al contatto con la pelle fresca e le gocce d’acqua residue sulla pelle di Brigitta, Simona riprende vita stiracchiandosi, allungando le braccia e si lascia baciare il collo dalla sua fidanzata che, sopra di lei, si sta già sfregando su una coscia.
Il messaggio è chiaro: Brigitta vuole fare sesso con lei.
Simona per poter godere insieme a Brigitta, si gira a pancia in su e bacia appassionatamente e tocca il corpo nudo della ragazza che le sta sopra.
La voglia di Brigitta è così tanta che, presa dalla frenesia, smette di baciare le labbra di Simona per toglierle il reggiseno con un solo gesto, quasi strappandolo.
Alla sola vista delle sue belle tette, all'improvviso, Brigitta si bagna abbondantemente e, mettendosi con le gambe su una di quelle del suo amore, si sfrega dapprima leggermente poi con sempre più foga. Ma a lei non basta, vuole di più ed allora, non soddisfatta, succhia con avidità i capezzoli di Simona che, sotto di lei, già geme di piacere. La sua fighetta intanto continua la sua opera.
Brigitta sfrega e si sbatte contro la sua fidanzata che però non è ancora totalmente nuda ma coperta da un carinissimo slip brasiliano in pizzo nero che impedisce l’accesso immediato al clitoride.
Simona è ancora assolutamente immobile e non osa muoversi, tiene gli occhi chiusi mentre le mani della sua amante percorrono il suo corpo dal collo all'ombelico e ricorda le tante volte che le ha sfilato i vestiti leggeri estivi che svolazzavano prima di posarsi a terra.
Brigitta solleva un po’ il corpo dell’amica per sganciare il reggiseno. Avrebbe potuto farlo lei, ha pensato Simona, perché Brigitta armeggia sempre con la fibbia e rischia sempre di rompere qualcosa essendo i tessuti molto delicati, belli ed avvolgenti.
Questa volta ce l'ha fa al primo tentativo e Simona pensa che sia un buon auspicio, le sposta le spalline e solleva le coppe di pizzo dalle tette improvvisamente nude facendo sì che i capezzoli si induriscano a contatto della pelle fresca e bagnata di Brigitta.
Il reggiseno nel scivolarle tra le braccia la riporta alla realtà. Nel silenzio della camera lo sente atterrare sul pavimento come tante altre volte ma stavolta ha un tono diverso, chissà perché!
La sua amante allunga una mano per afferrare prima una e poi l'altra mammella. Brigitta va sempre prima a sinistra, poi a destra ed ancora a sinistra ed infine a destra.
Nei preliminari, mai prima di quel momento, era andata più in basso, molto più in basso con le mani sul sedere premendo piano.
Simona non è sollevata dalle braccia di Brigitta ma fa di tutto per incoraggiarla. Allora si solleva di nuovo puntando i piedi sapendo cosa il suo amore voglia.
Solitamente dopo inizi simili, Simona guarda cosa le fa la sua amante quindi sa bene quando è il momento di guardare, ma stavolta non è ancora arrivato.
Respira leggermente non volendo rovinare ciò che sta accadendo, poi la spinge via leggermente e lei si allontana scendendo dal letto e la sente ridacchiare piano dall'altra parte della stanza.
Colei che è la sua fidanzata l’ha spogliata e l’ha vista nuda molte volte.
A Simona è venuto da pensare che Brigitta non le ha mai fatto il culetto ma lei ha preferito non pensarci ritenendo essere superfluo per il loro amore e si è detta che avrebbe potuto anche vivere senza, inoltre ha pensato che se si fossero sposate allora le avrebbe potuto chiedere di aprirlo per farle provare nuove emozioni.
Circa il matrimonio Simona ha accettato di dirlo in giro almeno un anno prima ma Brigitta non se la sente di fare un passo così importante.
Ritornando al culetto, Brigitta non ha mai avuto un dono intimo dalla sua fidanzata, neppure un dildo per la monta del tipo da allacciare in vita, eppure averlo sarebbe stato facile.
Simona si è chiesta se la sua amante la stesse ancora giudicando per come appare rispetto alle altre donne ed in particolare a quelle con cui lei aveva scopato e dormito.
Alla luce della stanza lo guardo che ha Brigitta quel giorno è parso stupendo, da ragazzina, molto moderno. È da tempo che non lo si vedeva e Simona ricorda che lo aveva visto in uno dei loro ‘discorsi di letto’ quando le aveva detto "Sì, adoro scopare ed amare le ragazze" come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Brigitta è rientrata nella stanza distraendo Simona riportandola alla realtà. Era andata in bagno a bagnarsi la pelle ed al ritorno è salita di nuovo sul letto, l’ha baciata a lungo giocando molto con la lingua ed è andata a titillare il clitoride che nel frattempo si è molto sensibilizzato.
Si sono messe a 69 e, forse favorite dal caldo, le due raggiungono un intenso orgasmo a cui segue una lunga serie di baci.
Subito dopo l'estasi, Brigitta si accovaccia con la testa tra le gambe di Simona e con i denti inizia a morderle gli slip che in quel momento sono d'intralcio.
Dopo una serie di piccoli morsi, prende il tessuto leggero e trasparente che copre la fighetta della sua ragazza, e lo getta via.
Quando poi Brigitta si trova sotto gli occhi la fighetta giovane e depilata di Simona non può non sorridere alla sua fidanzata che la guarda con un sorriso provocatorio pieno d'eccitazione.
Senza pensarci due volte Brigitta inizia a leccare le grandi labbra guardandola negli occhi per ricevere il consenso a continuare e godere del piacere penetrandola più volte con la punta della lingua.
Simona al primo tocco ricevuto emette una serie di gridolini, di respiri profondi dando l’idea di essere sottomessa. Sono suoni sommessi che mano a mano diventano sempre più acuti per i continui piaceri che l'altra le dà. Con la lingua si dedica al clitoride che sembra pulsare come se volesse ricevere le stesse leccate che ha appena dato alle grandi labbra. Mentre lo lecca, Brigitta infila anche due dita spingendole il più a fondo possibile.
Simona reagisce inarcando la schiena e con le mani stringe le lenzuola.
Visto l'effetto che ha quel gesto, Brigitta decide di infilare anche un terzo dito e al tempo stesso lecca ovunque le capita.
Simona, in preda agli spasmi, chiede ancora di più alla sua fidanzata che l'accontenta aggiungendo un quarto dito. Dopo una penetrazione ed una leccata interminabile, Simona viene bagnando tutta la bocca e le dita di Brigitta che, a veder quella reazione, si eccita maggiormente.
Lasciando Simona distesa sotto di sé, la ragazza va a mettersi in ginocchio davanti al volto di Simona che la guarda aspettandosi un 69, ma non è quella l’intenzione di Brigitta. Infatti si è auto-penetrata con la stessa mano che pochi istanti prima ha usato per penetrare la sua fidanzata che ora è ferma incantata ad osservarla.
Brigitta non si limita a mostrale le dita che entrano in lei ma infila, un dito alla volta, sotto lo sguardo eccitato di Simona che continuava a leccarsi di continuo le labbra, anche le altre dita, e sposta poi il corpo poco più avanti in modo da posizionarsi sulla bocca di Simona che accoglie con piacere quella giovane e rosea fighetta umida.
Quando la lingua di Simona tocca il clito della sua amata Brigitta questa si inarca e solleva la testa chiudendo gli occhi per assaporare ancora di più il momento. Simona le mette tutta la mano dentro la figa.
Ora Brigitta è piena e Simona si gode lo spettacolo da vicino senza trascurare le leccate e la penetrazione con la lingua dentro quella vagina che ad ogni singolo tocco ha una scossa di piacere.
Sarebbe stato bello che in Brigitta fosse entrato anche un dildo ma al momento non è disponibile e pertanto ne fanno a meno.
Simona va avanti per molto a leccare finché Brigitta, ormai raggiunti chissà quanti orgasmi, leva lentamente la mano dl culetto, si volta e riappoggia le labbra della bocca su quelle di Simona per baciarl bagnate del suo stesso liquido.
Le due ragazze sono esauste ed il caldo contribuisce alla loro stanchezza ma l’età è dalla loro parte.
Le due amanti si distendono sul letto a sbuffare e ricordano quando si sono conosciute.
Brigitta ricorda che il primo sabato di ogni mese i genitori, di solito, passavano a prenderla ed andavano da una giovane coppia amica di famiglia. Ha raccontato che per guadagnare qualche soldo in più, il pomeriggio di quei sabati, faceva compagnia ai ragazzi degli amici come fosse una babysitter e si è rammaricata dell’allontanamento senza una precisa ragione dopo aver con loro giocato a tennis, fatto passeggiate in bici o visto un film.
Simona le spiega che la motivazione la si può trovare nel fatto che lei era sbocciata lentamente davanti ai loro occhi passando da ragazza giovane e stravagante, acne e maglioni enormi, ad una giovane donna sbalorditiva che stava per partire per l’università con una carica ormonale incredibilmente alta. Inoltre ora lei di sicuro non è più quella ragazza anonima che si può incontrare da qualunque parte oppure in un centro commerciale oppure ancora trovata tra gli annunci.
Con Simina, Brigitta racconta i diversi modi sperimentati con cui trovare qualcuno da condividere, anche a letto, finché non ha conosciuto il ragazzo con cui stava prima di Simona. Brigitta è in vena di confidenze e racconta che tante volte ha pensato di essere al sicuro con Simona confidando che un maschio non sarebbe entrato nel loro ménage.
“Tu, piuttosto, raccontami come hai scoperto la tua omosessualità?”
“Non ricordo quando, ma ero appena una ragazzina di prima liceo. Sono stata baciata da una compagna di classe che mi ha fatto provare solo per curiosità. È stato tanto bello ma sul momento sconvolgente. Sono fuggita via quasi schifata e poi di notte, nel mio letto mi è ritornato quel bel sapore e la morbidezza di quelle labbra. Poi ho conosciuto un ragazzo e di questa mia compagna di scuola me ne sono proprio dimenticata fino a che …. sei comparsa ti aiutandomi a raccogliere le monete da terra”
Quel giorno, dopo l’episodio al bar, Simona era tornata casa stanca dopo una mattina di lezioni ma quello sguardo non lo aveva dimenticato. Per rendersi presentabile ad una collega di studi che doveva incontrare nel pomeriggio, si ha fatto una doccia rapida con acqua calda e si è rigenerata, ha indossato un leggings ed una maglia ampia e comoda, è uscita di casa.
Non aveva voglia di guidare la sua vecchia Yaris e per di più il cellulare segnalava traffico intenso lungo il tragitto, così ha optato per la metropolitana come al solito è piena di gente ritrovandosi subito schiacciata tra la gente in un vagone. Non molti minuti dopo, cercando di farsi spazio e prepararsi a scendere, assorta nei suoi pensieri, Simona avverte all’improvviso un leggero tocco sul suo sedere. Non ha voglia di dare scandalo e fa finta di niente ma pochi attimi il tocco si ripete sulle natiche. Inizialmente è leggero, ma poi diventa una palpata in piena regola, allora si vola cercando colui che nella sua immaginazione doveva essere un ragazzino arrapato o un vecchio libidinoso, ma vede soltanto un paio di signore che chiacchierano vicino a lei.
La sua attenzione però cade su una ragazza, in piedi un po’ più distante, che valuta avere più o meno la sua età, particolarmente bella e dall’aspetto denota molta classe. Quando questa giovane donna si accorge del suo sguardo, le sorride maliziosamente ed i suoi occhi la stregano.
Simona si trova subito in imbarazzo ma essendo arrivata alla fermata, appena aperte le porte, è scesa e così quei tocchi e l’immagine di quella ragazza svanisce subito perché i pensieri diventano altri.
Poiché l’impegno con la collega di studi era finito prima del solito, Simona ha fatto un giro in centro e, avvicinandosi le feste, ha pensato di farsi un regalo intimo andando a comprare della lingerie. Non era decisa su che cosa acquistare però comunque è entrata nel negozio.
Quando la commessa ha mostrato alcuni capi, la porta del negozio si è aperta ed è comparsa proprio la ragazza che aveva notato in metropolitana. Per lei è un’immagine unica che decisamente la incanta. Il ricordo riaffiora in un attimo e le si presenta l’occasione di potersela godere con calma con gli occhi fin nei dettagli.
Quella dea è poco più alta di Simona ma veramente di poco, i capelli neri corvini e lunghi le cadono sulle spalle. Indossa un lunga giacca grigia chiara, la cui forma è simile alla sua, sotto al quale si nota un vestito nero con abbinate calze in tinta ed un paio di stivaletti in pelle.
Simona rimane sorpresa nel vederla ed ha un attimo di smarrimento.
La commessa si avvicina a quella giovane avvenente e con voce cortese “Buona sera! Posso esserle d’aiuto nella scelta di qualcosa?”
“Sì, cara. Sto solo guardando per ora ma vorrei acquistare delle calze e dei perizomi” e si avvicina al banco dove c’è Simona a cui sorride e con gentilezza prosegue “Sto cercando una cosa un po’…. come dire … particolare!” ed arrossisce lievemente non sapendo come specificare l’indumento.
Il fatto che quella giovane fosse lì incuriosisce Simona ed anche la giovane vestita elegantemente la quale, appena entrata, si mette a girare per il negozio e poi si avvicina al banco dove ci sono i capi mostrati dalla commessa che lei sta per scegliere.
Stranamente il pensiero di scegliere intimo con quella ragazza non lontana da fa venire a Simona il desiderio di vedere addosso quella lingerie e il pensiero la eccita non poco. la commessa la invita a provare nei camerini e stranamente altrettanto fa la ragazza ancora senza nome e si aggiunge anche la commessa.
“Certo, mi dica? Pensava ad un completino per lei? Una quarta di seno, dico bene?” chiede la commessa.
Sorridendo Simona risponde ” Sì, una terza abbondante. Vede, cercavo qualcosa di … insolito … un po’…” e facendo una breve pausa prosegue abbassando il tono della voce ” … provocante. Vorrei fare una sorpresa! Potrei vedere i capi che la signorina sta scegliendo?”
Simona si presenta e quella giovane ha detto di chiamarsi Patrizia la quale rivolgendosi alla commessa ha detto “Siccome noi due” facendo segno anche a Simona “abbiamo la stessa taglia, vorrei che Simona li indossasse e poi potrei vederla, così fa da modella!”
Simona accetta volentieri ed insieme vanno nel settore dove si tiene la lingerie più osé.
Simona ha così l’opportunità di vedere dei completi in pizzo nero, poi un altro in seta rossa.
Nel vedere e toccare con mano quei capi così preziosi e lussuriosi, la fantasia di Simona si accende immaginandosi con già indosso quei capi.
Simona fino ad allora non aveva mai avuto esperienze lesbo anche se nelle sue fantasie c’era stata un’altra donna ma era un’immagine non ricorrente.
La studentessa è nel camerino e riceve i capi che le passa Patrizia e lei prende quelli che Patrizia continua a mostrarle. La lingerie è sempre più ardita, sempre più sexy ma nonostante tutto Simona li indossa.
“Sabry!” si sente nell’aria. È l’altra commessa che chiama quella che sta assistendo nella scelta le due giovani donne e Sabrina si scusa e le lascia sole senza dire per quanto. È quello il momento della rivelazione. Il richiamo dell’altra commessa riporta Simona alla realtà dal sogno erotico che si sta formando facendole avvertire umidità fra le mie gambe con uno dei capi indosso.
Le due ragazze sentono scambiare delle parole tra le commesse.
”Dimmi!” chiede Sabrina.
“Ormai è ora di chiudere, io vado” risponde la collega già col cappotto e con le chiavi già sul bancone ”Abbassa le serrande, poi chiudi quando finisci!”
“Mi spiace farla rimanere qui più del previsto!” dice Patrizia a Sabrina.
“Oh, non ti preoccupare! Posso darti del tu, sì?” sente Simona scostando leggermente la tenda dello spogliatoio creando uno spiraglio mentre le serrande vengono abbassate dall’esterno.
È proprio così che Patrizia vede Simona la quale in quel momento mostra le tette sorrette da un reggiseno nero trasparente con i capezzoli eccitati in bella vista mentre più in basso un perizoma ridottissimo lascia trasparire la sua fighetta giovane completamente depilata.
Con l’abbassamento della serranda di ingresso, nel negozio si è creata una atmosfera diversa, di intimità. Sono presenti solo tre donne: la commessa, e nel camerino di prova, Patrizia e Simona.
La sorpresa avviene dopo aver indossato un ennesimo capo molto succinto quasi inesistente.
Nel guardare attraverso lo spiraglio della tenda, Simona vede che anche Patrizia si è denudata indossando capi anch’essi estremamente minimi.
Vedere Patrizia indossare quei capi sembra un sogno. È bellissima ed ha un sedere perfetto, sodo e molto invitante.
“Patrizia mi sa che puoi darmi del tu. Siamo qui a passarci questa lingerie e vederci praticamente nude e non mi sembra il caso di darci del lei e poi siamo io, te e Sabrina”
“Oh, sì. Mi fa piacere se mi dai del tu, anzi visto che siamo sole, ti dispiace se esci da lì dentro?” propone Patrizia.
“Certamente così magari mi dai un consiglio insieme a Sabrina” replica Simona la quale non ha nemmeno il tempo di rispondere che Patrizia tira la tenda ed esce dalla cabina.
La figura di quella ragazza è splendida, ha indosso un completino trasparente che valorizza le sue forme, ha la pelle liscia, le tette non ancora formate completamente ma sode e non cadenti con i capezzoli duri ed eccitati e prominenti. Patrizia resta letteralmente a bocca aperta nel vedere nuda Simona e le avvicina le mani al seno con la scusa di aggiustarle il reggiseno toccandolo lateralmente sfiorando i capezzoli.
”A me pare ti stia benissimo. Che ne dici Sabrina?”
La commessa esclama “Sei un sogno!” e sono le stesse parole di conferma anche da parte di Patrizia.
Da quel momento accade quel che Simona non avrebbe mai immaginato.
Patrizia prende le mani di Sabrina e, guardando maliziosamente Simona senza dire una parola, le solleva fino a portarle a coppa sulle sue tette.
Simona guarda allibita ed eccitata da ciò che accade davanti ai suoi occhi.
Sabrina si porta dietro Patrizia per accarezzarle le tette formando una coppa, le avvolge e con i polpastrelli di due dita spreme i capezzoli con movimenti rotatori, lentamente avvicina le labbra al lato del collo sotto l’orecchio per baciarlo e leccarlo.
Patrizia si abbandona a quei tocchi saffici aprendo la bocca sospirando profondamente.
A Simona viene voglia di avvicinarsi alle due e mettere Patrizia tra lei e Sabrina per baciarla da sopra il reggiseno e leccarle anche i capezzoli ma è preceduta da Sabrina che ha fatto fare mezzo giro a Patrizia per toccarla lei. Patrizia le mette una mano sulla testa per spingerla contro le sue tette e la commessa si abbassa, scostando leggermente il reggiseno, per poter prendere in bocca un capezzolo per volta e succhiarli fra le labbra e stuzzicarli con la lingua.
Simona è sulle nuvole, non crede ai suoi occhi e si rende solo conto che la sua eccitazione è al top, la voglia di sgrillettarsi è tanta ma è frenata da una inibizione che tra poco sarebbe scomparsa consentendole di mettere le dita tra le grandi labbra per sgrillettarsi.
Inaspettatamente Patrizia le fa un invito tra i mugolii “Dai, leva il perizoma e toccati tra le gambe! Lo so che sei umida!” e Simona resa libera dalle sue intenzioni di ‘brava ragazza’ abbassa il perizoma e mette le dita così come Patrizia vuole. Infatti subito sente “Così, piccola, così! Lo sapevo fin dalla metro che l’avresti fatto!”
Simona non ha tempo per rispondere e non è neanche il momento ma riesce a pensare “Allora, sei stata tu a palparmi!”
Ma ora non importa.
Sabrina continua a succhiare, leccare i capezzoli delle tette di Patrizia, li stringe fra le mani. Simona si sgrilletta furiosamente guardando le altre due e sente colare lungo le cosce piccoli rivoli di piacere che la eccitano ancora di più. Vede Sabrina che scende con la bocca tenendo le mani poggiate sui i fianchi, si inginocchia davanti alla figa lucida di Patrizia nascosta solo dal francobollo del perizoma, ci infila il viso, si impregna il viso del suo profumo, poi le scosta il perizoma per sfiorarla con la mano.
“Sdraiati” comanda Sabrina a Patrizia con un tono che non ammette repliche.
Simona spera che quel comando sia rivolto a lei ma non è così. infatti ignorando la sua fighetta grondante, Sabrina ubbidisce e si è distende sul parquet del negozio.
Patrizia le sorride “Troietta, adesso leccala bene!” e si siede sul viso con il perizoma solo scostato e la figa sopra il viso della commessa col suo profumo dei suoi umori che colano dalle grandi labbra sporgenti in cui compare un clitoride già gonfio.
Simona guarda e chiude gli occhi mentre le sue dita non titillano più il clitoride ma lo torturano, le ginocchia le si piegano, il respiro è sempre più accelerato e profondo.
Ciò che Simona vede è Sabrina che apre le grandi labbra girando intorno al clitoride e lecca l’interno coscia mentre Patrizia le chiede di proseguire la leccata.
Intanto Simona trema e ansima aspettandosi l’orgasmo entro pochi minuti.
Sabrina prende in bocca il clitoride, lo succhia e mordicchia mentre la figa di Patrizia pulsa e stilla umori. Le infila la lingua dentro, prosegue a leccarla e succhia fino a saziarsene.
Simona sogna di essere al posto di Patrizia fino a pensare di essere un tutt’uno con quella ragazza della quale fino a pochi minuti prima nemmeno sapeva il nome, sogna che Sabrina le tenga strette le tette tra le mani giocando con i capezzoli ed intanto il piacere del ditalino la porta ad emettere dei gridolini sempre più acuti.
Quando riapre gli occhi vede Sabrina leccare anche il buchino posteriore di Patrizia facendo la spola con la lingua piena del sapore prelevato dalla figa.
È così che davanti a lei, giovane studentessa con esperienze ancora etero, viene colei che le ha toccato il sedere in metropolitana quel giorno.
Patrizia viene con un fantasmagorico orgasmo permettendo a Sabrina di berla ancora fino all’ultima goccia.
Simona, forse per l’eccitazione non riesce a venire ma continua a sditalinarsi.
La prima esperienza quasi lesbo, Simona la prova dopo quelle scene.
“Adesso tocca a te puttanella” le dice Patrizia andandosi a posizionare carponi di fronte a Simona a cui apre le gambe e vede da vicino la fighetta colante. Per la posizione assunta in quel frangente, Simona guarda attentamente ciò che fa la ragazza nell’immagine riflessa in uno specchio inclinato del camerino di prova posto dietro Patrizia.
Simona è nuda senza perizoma o mutandina e si ricorda che più di una volta esce di casa senza portare niente sotto la gonna. Lo fa per provare delle emozioni, soprattutto quando sa di incontrare il suo boy.
“Ma brava!” le dice Patrizia divaricando al massimo le gambe “Senza mutandine sei ancora più bella!” sorridendo maliziosa e avvicina il viso alla figa “Prima ti lecco sulle cosce, poi le labbra ed infine il clitoride. Ti va?”
Patrizia con la lingua è una maga e subito la fa impazzire nonostante già stesse godendo come un’ossessa poiché le stringe anche i capezzoli duri. Inoltre la penetra con la lingua morbida e tesa e le fa reclinare la testa all’indietro mentre ansima. D’improvviso le allarga le grandi labbra con una mano e con l’altra la penetra vigorosamente ed inaspettatamente, le infila dentro un dito fino in fondo al culetto.
Simona lancia un urlo e Patrizia muove il dito velocemente affondando nell’intestino.
“Sei la mia troietta, lo sapevo fin da stamattina. Adesso devi venire!” e le infila due dita nella fighetta sempre più fradicia. Ma a lei non basta. Rincara la dose mettendo un terzo dito che insieme alle altre due dita sbattono contro le pareti della fighetta facendole venir voglia di esplodere.
Simona si perde nel piacere e viene spruzzando. Anche Patrizia viene ed insieme a loro Sabrina la quale, stando in piedi, ha osservato tutta l’azione di Patrizia.
Sabrina e Simona vengono spruzzando copiosamente urlando il loro piacere.
Infine Simona, così come faceva abitualmente, lecca le dita di Patrizia e quest’ultima quelle di Sabrina.
Diventate ormai buone amiche intime, sorridenti, si coccolano e quando si rivestono si scambiano i numeri di telefono diventando amiche pronte a scoparsi ad ogni buona occasione.
In conclusione Simona racconta alla sua compagna che un rapporto omosessuale lo ha avuto solo parzialmente e soprattutto insiste nell’affermare che non ha un’amante fissa come Brigitta la quale, alla fine della storia, la bacia con affetto e le dichiara ancora una volta il suo amore.
Chi invece sembra sopportare pazientemente quel caldo è Brigitta, la fidanzata di Simona, che passa le ore distesa sul letto nella sua camera con il ventilatore sopra la sua testa che gira da ore muovendo l’aria che comunque calda resta ma almeno si muove e per effetto passeggero dell’evaporazione del sudore dà un po’ di refrigerio. Inoltre lei indossa slip e reggiseno poiché sono gli indumenti adatti per vivere in quell’afa opprimente.
Brigitta è in bagno sotto la doccia per rinfrescarsi dopo essere tornata da una giornata di studio che è sembrata più lunga del solito a causa per caldo persistente. Al rientro a casa si è denudata appena entrata in casa, ha baciato sulle labbra la sua fidanzata ed è corsa sotto la doccia per levarsi il sudore che le aveva reso la pelle appiccicaticcia.
Brigitta è una ragazza di ventuno anni che studia all’università e lavora come barista per mantenersi gli studi.
Ha conosciuto Simona casualmente proprio dove lei lavora saltuariamente. Simona ha invitato un’amica per un aperitivo ma il borsellino, estratto frettolosamente dalla borsa ampia dove c’è di tutto e di più, è caduto a terra spargendo le monete sul pavimento. Per raccoglierle viene in aiuto anche Brigitta e nel raccoglierle urtano vicendevolmente le teste senza volerlo ma senza farsi male. Sollevandosi si scusano e vicendevolmente si toccano un braccio. Quello è il loro primo contatto in cui, per chissà quale strano progetto del destino, è scoccato un qualcosa che le porta a fissarsi negli occhi e parlare più lentamente del solito come ad esplorarsi dietro le pupille. Da quel momento Simona non può fare a meno di pensare a Brigitta di cui ancora non conosce il nome.
L’amica che è al bar con Simona si è accorta di qualcosa tra le due ma non dà peso alle sensazioni.
Simona ha in mano il borsellino e parla voltandosi a guardare come se avesse riconosciuto qualcuno di cui non ricorda solo l’immagine del viso. Quella persona che è accorsa ad aiutarla le ha lasciato una traccia nella mente e si sente presa da delle sensazioni che la distraggono. Infatti uno dei manici della borsa non è al braccio ed inoltre nelle risposte è breve ed il tono meno brillante rispetto ai momenti precedenti la caduta del borsellino. Per dirla in poche parole, Simona è stata incantata dalla figura di Brigitta.
L’indomani, da sola, come attratta da qualcosa a cui non può resistere, Simona va a fare colazione in quel bar ed nuovamente vede quella ragazza.
Lei si siede ad un tavolino avendo cura di sceglierne uno un po’ meno in vista ed approfitta di un attimo di minor affollamento per ordinare un cappuccino e sfrutta l’occasione per chiederle il nome.
Al tempo Simona aveva un ragazzo ma le cose non erano messe bene. Due giorni prima dell’incontro fatale al PC le era venuto in mente di andare su un motore di ricerca e scrivere ‘storie lesbiche’, è entrata in uno dei primi siti proposti ed ha visto dei video con due splendide ragazze che si amano facendo sesso.
I video li ha visti tutti e l’effetto è stato immediato. Si è parzialmente denudata e si è sgrillettata davanti a quelle immagini molto esplicite.
La figura della barista non era svanita. Nella sua testa compare la figura di quella ragazza di cui sa il nome ma di cui non vede il viso.
Quel ditalino lascia in lei una traccia silenziosa iniziata nel momento in cui aveva toccato il braccio della barista dopo aver raccolto le monete. Quel ricordo riaffiora in modo forte ed è il motivo del ritorno al bar. Infatti l’immagine apparsa durante il ditalino si è completata.
Lasciata l’amica, Simona torna a casa e, senza esitare ancora una volta si denuda e stesa nel letto si fa un ditalino con relativo sgrillettamento furioso pensando a colei che si chiama Brigitta.
Dal secondo giorno della colazione al tavolino inizia un’opera di seduzione da parte delle due che si sentono attratte reciprocamente fino a quando escono insieme e si aprono una all’altra scoprendo di essere innamorate.
Simona racconta di aver rotto con il suo ragazzo e Brigitta fa altrettanto. Ne segue una convivenza che prosegue tutt’ora. Simona si trasferisce a casa di Brigitta ma, non essendoci la possibilità di montare un letto matrimoniale, decidono di avere ognuna il proprio letto nella rispettiva cameretta. D’inverno riescono a dormire insieme e così si scaldano tenendo a contato i corpi, d’estate ognuna nel proprio letto.
Il caldo di quel giorno estivo è attenuato dall’acqua quasi fredda che scorre a lungo sul corpo perfetto di Brigitta ed avrebbe fatto invidia a chiunque. Per avere refrigerio lei è rimasta un bel po’ sotto il getto e non solo per far scorrere l'acqua su di sé ma anche per divertirsi un po’ da sola stuzzicandosi lievemente in mezzo le gambe con una mano, mentre con l'altra stringe un capezzolo bagnato. Un brivido d'eccitazione le percorre tutto il corpo e deve frenare una mano che si sta dirigendo verso la fighetta bagnata non solo di acqua.
Uscita dalla doccia rimane in bagno qualche minuto a guardare il suo volto allo specchio, si guarda i fianchi e le cosce mentre parte delle gocce d’acqua si sono già asciugate, infine, quasi controvoglia, mette intorno alla vita un asciugamano, come se non volesse asciugarsi ma continuare a restare bagnata, e va in camera dalla sua fidanzata che in quel momento è sdraiata a pancia in giù, assopita, con gli occhi chiusi.
Ma Brigitta sa bene che la sua fidanzata è sveglia così le si mette a cavalcioni sulle cosce.
Al contatto con la pelle fresca e le gocce d’acqua residue sulla pelle di Brigitta, Simona riprende vita stiracchiandosi, allungando le braccia e si lascia baciare il collo dalla sua fidanzata che, sopra di lei, si sta già sfregando su una coscia.
Il messaggio è chiaro: Brigitta vuole fare sesso con lei.
Simona per poter godere insieme a Brigitta, si gira a pancia in su e bacia appassionatamente e tocca il corpo nudo della ragazza che le sta sopra.
La voglia di Brigitta è così tanta che, presa dalla frenesia, smette di baciare le labbra di Simona per toglierle il reggiseno con un solo gesto, quasi strappandolo.
Alla sola vista delle sue belle tette, all'improvviso, Brigitta si bagna abbondantemente e, mettendosi con le gambe su una di quelle del suo amore, si sfrega dapprima leggermente poi con sempre più foga. Ma a lei non basta, vuole di più ed allora, non soddisfatta, succhia con avidità i capezzoli di Simona che, sotto di lei, già geme di piacere. La sua fighetta intanto continua la sua opera.
Brigitta sfrega e si sbatte contro la sua fidanzata che però non è ancora totalmente nuda ma coperta da un carinissimo slip brasiliano in pizzo nero che impedisce l’accesso immediato al clitoride.
Simona è ancora assolutamente immobile e non osa muoversi, tiene gli occhi chiusi mentre le mani della sua amante percorrono il suo corpo dal collo all'ombelico e ricorda le tante volte che le ha sfilato i vestiti leggeri estivi che svolazzavano prima di posarsi a terra.
Brigitta solleva un po’ il corpo dell’amica per sganciare il reggiseno. Avrebbe potuto farlo lei, ha pensato Simona, perché Brigitta armeggia sempre con la fibbia e rischia sempre di rompere qualcosa essendo i tessuti molto delicati, belli ed avvolgenti.
Questa volta ce l'ha fa al primo tentativo e Simona pensa che sia un buon auspicio, le sposta le spalline e solleva le coppe di pizzo dalle tette improvvisamente nude facendo sì che i capezzoli si induriscano a contatto della pelle fresca e bagnata di Brigitta.
Il reggiseno nel scivolarle tra le braccia la riporta alla realtà. Nel silenzio della camera lo sente atterrare sul pavimento come tante altre volte ma stavolta ha un tono diverso, chissà perché!
La sua amante allunga una mano per afferrare prima una e poi l'altra mammella. Brigitta va sempre prima a sinistra, poi a destra ed ancora a sinistra ed infine a destra.
Nei preliminari, mai prima di quel momento, era andata più in basso, molto più in basso con le mani sul sedere premendo piano.
Simona non è sollevata dalle braccia di Brigitta ma fa di tutto per incoraggiarla. Allora si solleva di nuovo puntando i piedi sapendo cosa il suo amore voglia.
Solitamente dopo inizi simili, Simona guarda cosa le fa la sua amante quindi sa bene quando è il momento di guardare, ma stavolta non è ancora arrivato.
Respira leggermente non volendo rovinare ciò che sta accadendo, poi la spinge via leggermente e lei si allontana scendendo dal letto e la sente ridacchiare piano dall'altra parte della stanza.
Colei che è la sua fidanzata l’ha spogliata e l’ha vista nuda molte volte.
A Simona è venuto da pensare che Brigitta non le ha mai fatto il culetto ma lei ha preferito non pensarci ritenendo essere superfluo per il loro amore e si è detta che avrebbe potuto anche vivere senza, inoltre ha pensato che se si fossero sposate allora le avrebbe potuto chiedere di aprirlo per farle provare nuove emozioni.
Circa il matrimonio Simona ha accettato di dirlo in giro almeno un anno prima ma Brigitta non se la sente di fare un passo così importante.
Ritornando al culetto, Brigitta non ha mai avuto un dono intimo dalla sua fidanzata, neppure un dildo per la monta del tipo da allacciare in vita, eppure averlo sarebbe stato facile.
Simona si è chiesta se la sua amante la stesse ancora giudicando per come appare rispetto alle altre donne ed in particolare a quelle con cui lei aveva scopato e dormito.
Alla luce della stanza lo guardo che ha Brigitta quel giorno è parso stupendo, da ragazzina, molto moderno. È da tempo che non lo si vedeva e Simona ricorda che lo aveva visto in uno dei loro ‘discorsi di letto’ quando le aveva detto "Sì, adoro scopare ed amare le ragazze" come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Brigitta è rientrata nella stanza distraendo Simona riportandola alla realtà. Era andata in bagno a bagnarsi la pelle ed al ritorno è salita di nuovo sul letto, l’ha baciata a lungo giocando molto con la lingua ed è andata a titillare il clitoride che nel frattempo si è molto sensibilizzato.
Si sono messe a 69 e, forse favorite dal caldo, le due raggiungono un intenso orgasmo a cui segue una lunga serie di baci.
Subito dopo l'estasi, Brigitta si accovaccia con la testa tra le gambe di Simona e con i denti inizia a morderle gli slip che in quel momento sono d'intralcio.
Dopo una serie di piccoli morsi, prende il tessuto leggero e trasparente che copre la fighetta della sua ragazza, e lo getta via.
Quando poi Brigitta si trova sotto gli occhi la fighetta giovane e depilata di Simona non può non sorridere alla sua fidanzata che la guarda con un sorriso provocatorio pieno d'eccitazione.
Senza pensarci due volte Brigitta inizia a leccare le grandi labbra guardandola negli occhi per ricevere il consenso a continuare e godere del piacere penetrandola più volte con la punta della lingua.
Simona al primo tocco ricevuto emette una serie di gridolini, di respiri profondi dando l’idea di essere sottomessa. Sono suoni sommessi che mano a mano diventano sempre più acuti per i continui piaceri che l'altra le dà. Con la lingua si dedica al clitoride che sembra pulsare come se volesse ricevere le stesse leccate che ha appena dato alle grandi labbra. Mentre lo lecca, Brigitta infila anche due dita spingendole il più a fondo possibile.
Simona reagisce inarcando la schiena e con le mani stringe le lenzuola.
Visto l'effetto che ha quel gesto, Brigitta decide di infilare anche un terzo dito e al tempo stesso lecca ovunque le capita.
Simona, in preda agli spasmi, chiede ancora di più alla sua fidanzata che l'accontenta aggiungendo un quarto dito. Dopo una penetrazione ed una leccata interminabile, Simona viene bagnando tutta la bocca e le dita di Brigitta che, a veder quella reazione, si eccita maggiormente.
Lasciando Simona distesa sotto di sé, la ragazza va a mettersi in ginocchio davanti al volto di Simona che la guarda aspettandosi un 69, ma non è quella l’intenzione di Brigitta. Infatti si è auto-penetrata con la stessa mano che pochi istanti prima ha usato per penetrare la sua fidanzata che ora è ferma incantata ad osservarla.
Brigitta non si limita a mostrale le dita che entrano in lei ma infila, un dito alla volta, sotto lo sguardo eccitato di Simona che continuava a leccarsi di continuo le labbra, anche le altre dita, e sposta poi il corpo poco più avanti in modo da posizionarsi sulla bocca di Simona che accoglie con piacere quella giovane e rosea fighetta umida.
Quando la lingua di Simona tocca il clito della sua amata Brigitta questa si inarca e solleva la testa chiudendo gli occhi per assaporare ancora di più il momento. Simona le mette tutta la mano dentro la figa.
Ora Brigitta è piena e Simona si gode lo spettacolo da vicino senza trascurare le leccate e la penetrazione con la lingua dentro quella vagina che ad ogni singolo tocco ha una scossa di piacere.
Sarebbe stato bello che in Brigitta fosse entrato anche un dildo ma al momento non è disponibile e pertanto ne fanno a meno.
Simona va avanti per molto a leccare finché Brigitta, ormai raggiunti chissà quanti orgasmi, leva lentamente la mano dl culetto, si volta e riappoggia le labbra della bocca su quelle di Simona per baciarl bagnate del suo stesso liquido.
Le due ragazze sono esauste ed il caldo contribuisce alla loro stanchezza ma l’età è dalla loro parte.
Le due amanti si distendono sul letto a sbuffare e ricordano quando si sono conosciute.
Brigitta ricorda che il primo sabato di ogni mese i genitori, di solito, passavano a prenderla ed andavano da una giovane coppia amica di famiglia. Ha raccontato che per guadagnare qualche soldo in più, il pomeriggio di quei sabati, faceva compagnia ai ragazzi degli amici come fosse una babysitter e si è rammaricata dell’allontanamento senza una precisa ragione dopo aver con loro giocato a tennis, fatto passeggiate in bici o visto un film.
Simona le spiega che la motivazione la si può trovare nel fatto che lei era sbocciata lentamente davanti ai loro occhi passando da ragazza giovane e stravagante, acne e maglioni enormi, ad una giovane donna sbalorditiva che stava per partire per l’università con una carica ormonale incredibilmente alta. Inoltre ora lei di sicuro non è più quella ragazza anonima che si può incontrare da qualunque parte oppure in un centro commerciale oppure ancora trovata tra gli annunci.
Con Simina, Brigitta racconta i diversi modi sperimentati con cui trovare qualcuno da condividere, anche a letto, finché non ha conosciuto il ragazzo con cui stava prima di Simona. Brigitta è in vena di confidenze e racconta che tante volte ha pensato di essere al sicuro con Simona confidando che un maschio non sarebbe entrato nel loro ménage.
“Tu, piuttosto, raccontami come hai scoperto la tua omosessualità?”
“Non ricordo quando, ma ero appena una ragazzina di prima liceo. Sono stata baciata da una compagna di classe che mi ha fatto provare solo per curiosità. È stato tanto bello ma sul momento sconvolgente. Sono fuggita via quasi schifata e poi di notte, nel mio letto mi è ritornato quel bel sapore e la morbidezza di quelle labbra. Poi ho conosciuto un ragazzo e di questa mia compagna di scuola me ne sono proprio dimenticata fino a che …. sei comparsa ti aiutandomi a raccogliere le monete da terra”
Quel giorno, dopo l’episodio al bar, Simona era tornata casa stanca dopo una mattina di lezioni ma quello sguardo non lo aveva dimenticato. Per rendersi presentabile ad una collega di studi che doveva incontrare nel pomeriggio, si ha fatto una doccia rapida con acqua calda e si è rigenerata, ha indossato un leggings ed una maglia ampia e comoda, è uscita di casa.
Non aveva voglia di guidare la sua vecchia Yaris e per di più il cellulare segnalava traffico intenso lungo il tragitto, così ha optato per la metropolitana come al solito è piena di gente ritrovandosi subito schiacciata tra la gente in un vagone. Non molti minuti dopo, cercando di farsi spazio e prepararsi a scendere, assorta nei suoi pensieri, Simona avverte all’improvviso un leggero tocco sul suo sedere. Non ha voglia di dare scandalo e fa finta di niente ma pochi attimi il tocco si ripete sulle natiche. Inizialmente è leggero, ma poi diventa una palpata in piena regola, allora si vola cercando colui che nella sua immaginazione doveva essere un ragazzino arrapato o un vecchio libidinoso, ma vede soltanto un paio di signore che chiacchierano vicino a lei.
La sua attenzione però cade su una ragazza, in piedi un po’ più distante, che valuta avere più o meno la sua età, particolarmente bella e dall’aspetto denota molta classe. Quando questa giovane donna si accorge del suo sguardo, le sorride maliziosamente ed i suoi occhi la stregano.
Simona si trova subito in imbarazzo ma essendo arrivata alla fermata, appena aperte le porte, è scesa e così quei tocchi e l’immagine di quella ragazza svanisce subito perché i pensieri diventano altri.
Poiché l’impegno con la collega di studi era finito prima del solito, Simona ha fatto un giro in centro e, avvicinandosi le feste, ha pensato di farsi un regalo intimo andando a comprare della lingerie. Non era decisa su che cosa acquistare però comunque è entrata nel negozio.
Quando la commessa ha mostrato alcuni capi, la porta del negozio si è aperta ed è comparsa proprio la ragazza che aveva notato in metropolitana. Per lei è un’immagine unica che decisamente la incanta. Il ricordo riaffiora in un attimo e le si presenta l’occasione di potersela godere con calma con gli occhi fin nei dettagli.
Quella dea è poco più alta di Simona ma veramente di poco, i capelli neri corvini e lunghi le cadono sulle spalle. Indossa un lunga giacca grigia chiara, la cui forma è simile alla sua, sotto al quale si nota un vestito nero con abbinate calze in tinta ed un paio di stivaletti in pelle.
Simona rimane sorpresa nel vederla ed ha un attimo di smarrimento.
La commessa si avvicina a quella giovane avvenente e con voce cortese “Buona sera! Posso esserle d’aiuto nella scelta di qualcosa?”
“Sì, cara. Sto solo guardando per ora ma vorrei acquistare delle calze e dei perizomi” e si avvicina al banco dove c’è Simona a cui sorride e con gentilezza prosegue “Sto cercando una cosa un po’…. come dire … particolare!” ed arrossisce lievemente non sapendo come specificare l’indumento.
Il fatto che quella giovane fosse lì incuriosisce Simona ed anche la giovane vestita elegantemente la quale, appena entrata, si mette a girare per il negozio e poi si avvicina al banco dove ci sono i capi mostrati dalla commessa che lei sta per scegliere.
Stranamente il pensiero di scegliere intimo con quella ragazza non lontana da fa venire a Simona il desiderio di vedere addosso quella lingerie e il pensiero la eccita non poco. la commessa la invita a provare nei camerini e stranamente altrettanto fa la ragazza ancora senza nome e si aggiunge anche la commessa.
“Certo, mi dica? Pensava ad un completino per lei? Una quarta di seno, dico bene?” chiede la commessa.
Sorridendo Simona risponde ” Sì, una terza abbondante. Vede, cercavo qualcosa di … insolito … un po’…” e facendo una breve pausa prosegue abbassando il tono della voce ” … provocante. Vorrei fare una sorpresa! Potrei vedere i capi che la signorina sta scegliendo?”
Simona si presenta e quella giovane ha detto di chiamarsi Patrizia la quale rivolgendosi alla commessa ha detto “Siccome noi due” facendo segno anche a Simona “abbiamo la stessa taglia, vorrei che Simona li indossasse e poi potrei vederla, così fa da modella!”
Simona accetta volentieri ed insieme vanno nel settore dove si tiene la lingerie più osé.
Simona ha così l’opportunità di vedere dei completi in pizzo nero, poi un altro in seta rossa.
Nel vedere e toccare con mano quei capi così preziosi e lussuriosi, la fantasia di Simona si accende immaginandosi con già indosso quei capi.
Simona fino ad allora non aveva mai avuto esperienze lesbo anche se nelle sue fantasie c’era stata un’altra donna ma era un’immagine non ricorrente.
La studentessa è nel camerino e riceve i capi che le passa Patrizia e lei prende quelli che Patrizia continua a mostrarle. La lingerie è sempre più ardita, sempre più sexy ma nonostante tutto Simona li indossa.
“Sabry!” si sente nell’aria. È l’altra commessa che chiama quella che sta assistendo nella scelta le due giovani donne e Sabrina si scusa e le lascia sole senza dire per quanto. È quello il momento della rivelazione. Il richiamo dell’altra commessa riporta Simona alla realtà dal sogno erotico che si sta formando facendole avvertire umidità fra le mie gambe con uno dei capi indosso.
Le due ragazze sentono scambiare delle parole tra le commesse.
”Dimmi!” chiede Sabrina.
“Ormai è ora di chiudere, io vado” risponde la collega già col cappotto e con le chiavi già sul bancone ”Abbassa le serrande, poi chiudi quando finisci!”
“Mi spiace farla rimanere qui più del previsto!” dice Patrizia a Sabrina.
“Oh, non ti preoccupare! Posso darti del tu, sì?” sente Simona scostando leggermente la tenda dello spogliatoio creando uno spiraglio mentre le serrande vengono abbassate dall’esterno.
È proprio così che Patrizia vede Simona la quale in quel momento mostra le tette sorrette da un reggiseno nero trasparente con i capezzoli eccitati in bella vista mentre più in basso un perizoma ridottissimo lascia trasparire la sua fighetta giovane completamente depilata.
Con l’abbassamento della serranda di ingresso, nel negozio si è creata una atmosfera diversa, di intimità. Sono presenti solo tre donne: la commessa, e nel camerino di prova, Patrizia e Simona.
La sorpresa avviene dopo aver indossato un ennesimo capo molto succinto quasi inesistente.
Nel guardare attraverso lo spiraglio della tenda, Simona vede che anche Patrizia si è denudata indossando capi anch’essi estremamente minimi.
Vedere Patrizia indossare quei capi sembra un sogno. È bellissima ed ha un sedere perfetto, sodo e molto invitante.
“Patrizia mi sa che puoi darmi del tu. Siamo qui a passarci questa lingerie e vederci praticamente nude e non mi sembra il caso di darci del lei e poi siamo io, te e Sabrina”
“Oh, sì. Mi fa piacere se mi dai del tu, anzi visto che siamo sole, ti dispiace se esci da lì dentro?” propone Patrizia.
“Certamente così magari mi dai un consiglio insieme a Sabrina” replica Simona la quale non ha nemmeno il tempo di rispondere che Patrizia tira la tenda ed esce dalla cabina.
La figura di quella ragazza è splendida, ha indosso un completino trasparente che valorizza le sue forme, ha la pelle liscia, le tette non ancora formate completamente ma sode e non cadenti con i capezzoli duri ed eccitati e prominenti. Patrizia resta letteralmente a bocca aperta nel vedere nuda Simona e le avvicina le mani al seno con la scusa di aggiustarle il reggiseno toccandolo lateralmente sfiorando i capezzoli.
”A me pare ti stia benissimo. Che ne dici Sabrina?”
La commessa esclama “Sei un sogno!” e sono le stesse parole di conferma anche da parte di Patrizia.
Da quel momento accade quel che Simona non avrebbe mai immaginato.
Patrizia prende le mani di Sabrina e, guardando maliziosamente Simona senza dire una parola, le solleva fino a portarle a coppa sulle sue tette.
Simona guarda allibita ed eccitata da ciò che accade davanti ai suoi occhi.
Sabrina si porta dietro Patrizia per accarezzarle le tette formando una coppa, le avvolge e con i polpastrelli di due dita spreme i capezzoli con movimenti rotatori, lentamente avvicina le labbra al lato del collo sotto l’orecchio per baciarlo e leccarlo.
Patrizia si abbandona a quei tocchi saffici aprendo la bocca sospirando profondamente.
A Simona viene voglia di avvicinarsi alle due e mettere Patrizia tra lei e Sabrina per baciarla da sopra il reggiseno e leccarle anche i capezzoli ma è preceduta da Sabrina che ha fatto fare mezzo giro a Patrizia per toccarla lei. Patrizia le mette una mano sulla testa per spingerla contro le sue tette e la commessa si abbassa, scostando leggermente il reggiseno, per poter prendere in bocca un capezzolo per volta e succhiarli fra le labbra e stuzzicarli con la lingua.
Simona è sulle nuvole, non crede ai suoi occhi e si rende solo conto che la sua eccitazione è al top, la voglia di sgrillettarsi è tanta ma è frenata da una inibizione che tra poco sarebbe scomparsa consentendole di mettere le dita tra le grandi labbra per sgrillettarsi.
Inaspettatamente Patrizia le fa un invito tra i mugolii “Dai, leva il perizoma e toccati tra le gambe! Lo so che sei umida!” e Simona resa libera dalle sue intenzioni di ‘brava ragazza’ abbassa il perizoma e mette le dita così come Patrizia vuole. Infatti subito sente “Così, piccola, così! Lo sapevo fin dalla metro che l’avresti fatto!”
Simona non ha tempo per rispondere e non è neanche il momento ma riesce a pensare “Allora, sei stata tu a palparmi!”
Ma ora non importa.
Sabrina continua a succhiare, leccare i capezzoli delle tette di Patrizia, li stringe fra le mani. Simona si sgrilletta furiosamente guardando le altre due e sente colare lungo le cosce piccoli rivoli di piacere che la eccitano ancora di più. Vede Sabrina che scende con la bocca tenendo le mani poggiate sui i fianchi, si inginocchia davanti alla figa lucida di Patrizia nascosta solo dal francobollo del perizoma, ci infila il viso, si impregna il viso del suo profumo, poi le scosta il perizoma per sfiorarla con la mano.
“Sdraiati” comanda Sabrina a Patrizia con un tono che non ammette repliche.
Simona spera che quel comando sia rivolto a lei ma non è così. infatti ignorando la sua fighetta grondante, Sabrina ubbidisce e si è distende sul parquet del negozio.
Patrizia le sorride “Troietta, adesso leccala bene!” e si siede sul viso con il perizoma solo scostato e la figa sopra il viso della commessa col suo profumo dei suoi umori che colano dalle grandi labbra sporgenti in cui compare un clitoride già gonfio.
Simona guarda e chiude gli occhi mentre le sue dita non titillano più il clitoride ma lo torturano, le ginocchia le si piegano, il respiro è sempre più accelerato e profondo.
Ciò che Simona vede è Sabrina che apre le grandi labbra girando intorno al clitoride e lecca l’interno coscia mentre Patrizia le chiede di proseguire la leccata.
Intanto Simona trema e ansima aspettandosi l’orgasmo entro pochi minuti.
Sabrina prende in bocca il clitoride, lo succhia e mordicchia mentre la figa di Patrizia pulsa e stilla umori. Le infila la lingua dentro, prosegue a leccarla e succhia fino a saziarsene.
Simona sogna di essere al posto di Patrizia fino a pensare di essere un tutt’uno con quella ragazza della quale fino a pochi minuti prima nemmeno sapeva il nome, sogna che Sabrina le tenga strette le tette tra le mani giocando con i capezzoli ed intanto il piacere del ditalino la porta ad emettere dei gridolini sempre più acuti.
Quando riapre gli occhi vede Sabrina leccare anche il buchino posteriore di Patrizia facendo la spola con la lingua piena del sapore prelevato dalla figa.
È così che davanti a lei, giovane studentessa con esperienze ancora etero, viene colei che le ha toccato il sedere in metropolitana quel giorno.
Patrizia viene con un fantasmagorico orgasmo permettendo a Sabrina di berla ancora fino all’ultima goccia.
Simona, forse per l’eccitazione non riesce a venire ma continua a sditalinarsi.
La prima esperienza quasi lesbo, Simona la prova dopo quelle scene.
“Adesso tocca a te puttanella” le dice Patrizia andandosi a posizionare carponi di fronte a Simona a cui apre le gambe e vede da vicino la fighetta colante. Per la posizione assunta in quel frangente, Simona guarda attentamente ciò che fa la ragazza nell’immagine riflessa in uno specchio inclinato del camerino di prova posto dietro Patrizia.
Simona è nuda senza perizoma o mutandina e si ricorda che più di una volta esce di casa senza portare niente sotto la gonna. Lo fa per provare delle emozioni, soprattutto quando sa di incontrare il suo boy.
“Ma brava!” le dice Patrizia divaricando al massimo le gambe “Senza mutandine sei ancora più bella!” sorridendo maliziosa e avvicina il viso alla figa “Prima ti lecco sulle cosce, poi le labbra ed infine il clitoride. Ti va?”
Patrizia con la lingua è una maga e subito la fa impazzire nonostante già stesse godendo come un’ossessa poiché le stringe anche i capezzoli duri. Inoltre la penetra con la lingua morbida e tesa e le fa reclinare la testa all’indietro mentre ansima. D’improvviso le allarga le grandi labbra con una mano e con l’altra la penetra vigorosamente ed inaspettatamente, le infila dentro un dito fino in fondo al culetto.
Simona lancia un urlo e Patrizia muove il dito velocemente affondando nell’intestino.
“Sei la mia troietta, lo sapevo fin da stamattina. Adesso devi venire!” e le infila due dita nella fighetta sempre più fradicia. Ma a lei non basta. Rincara la dose mettendo un terzo dito che insieme alle altre due dita sbattono contro le pareti della fighetta facendole venir voglia di esplodere.
Simona si perde nel piacere e viene spruzzando. Anche Patrizia viene ed insieme a loro Sabrina la quale, stando in piedi, ha osservato tutta l’azione di Patrizia.
Sabrina e Simona vengono spruzzando copiosamente urlando il loro piacere.
Infine Simona, così come faceva abitualmente, lecca le dita di Patrizia e quest’ultima quelle di Sabrina.
Diventate ormai buone amiche intime, sorridenti, si coccolano e quando si rivestono si scambiano i numeri di telefono diventando amiche pronte a scoparsi ad ogni buona occasione.
In conclusione Simona racconta alla sua compagna che un rapporto omosessuale lo ha avuto solo parzialmente e soprattutto insiste nell’affermare che non ha un’amante fissa come Brigitta la quale, alla fine della storia, la bacia con affetto e le dichiara ancora una volta il suo amore.
1 month ago