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Una Giornata Particolare

Una Giornata Particolare

Vado per fare delle pulizie dalla Signora , come al solito di questi tempi, mi sono fatta clistere lubrificante, depilata, per benino, lubrificata e indossato sotto la tuta, tanga e reggiseno. A chi mi accompagna, sono pronta a pagare la corsa con un lungo pompino, infatti arrivati alla curva che porta alla casa, e permette di ammirare il mare nero e increspato, con stelle di un cielo di inverno, si ferma gira la manovella dello schienale e si abbassa i pantaloni, e gemendo mi ordina; succhia troia, fino a farmi scoppiare… Mi abbasso e gli lecco la cappella, che già piange goccioline di piacere, allora, inizio con le labbra a succhiare, prima a bacetto, poi lingua sotto ingoio, la cappella, poi scendo, fino a sentire il Suo cazzo che arriva alla fine della mia bocca, mi soffermo e poi risalgo, dolgo il cazzo e inizio a succhiargli sotto, Lui a ogni mio affondo, geme e dice; meravigliosa, puttana, ingorda, adoro la Tua lurida bocca, cagna, ti prego non farmi sporcare e io gli chiedo; vuoi che lo bevo o che Te lo rimetto in bocca? Lui: inarca i reni e con voce stozzata; come vuoiiii, gooodoo… Mi riempio la bocca lo guardo e facendogli vedere la lingua piena di sborra, ingoio leccandomi le labbra. Mentre Lui disfatto, si riposa, abbasso il parasole e inizio a truccarmi, le sue mani continuano a frugarmi, ma più per ringraziarmi che per riprendere a godere… Lo guardo e gli faccio vedere che sono le 18,00 e devo andare, e lui mi chiede a che ora deve venire a riprendermi, gli dico che non lo so ma che non si deve preoccupare.
Vado dalla Signora entro, Lei, cosa normale in questa pandemia, depressa al massimo, non solo per la reclusione, che poi Lei riesce a superare, nell’ambito della città, ma sopratutto, perché non può incontrare qualche fusto, cazzuto che la sbatte, come una ragazzina, in calore. Mi siedo sul divano accanto a Lei e sbottonandomi la lampo, gli faccio vedere il mio nuovo, reggiseno; Padrona, sono pronta, vuoi che Ti lego lo strapon, vuoi pisciare in faccia alla Tua serva? Hai voglia di umiliarmi, legata, dimmi Padrona quello che desideri, voglio vederti felice… Lei mi afferra il mio cazzetto, e guardandomi negli occhi; voglio che mi scopi come un trans, ma con un cazzo duro! Era successo qualche volta, ma non era una cosa che Lei chiedeva a me, di cazzi vogliosi ne aveva, e grandi e tanti, sia io che chi mi aveva accompagnato, gliene trovavamo. Con il suo abbondante seno che si alzava e scendeva, per l’affannoso e voglioso respiro, continuava a fissarmi, negli occhi, mentre toglieva le strisce di cerotto, che mi rendevano un eunuco. Afferrato il cazzo iniziò a masturbarlo, mentre dalla tasca estraeva due pillole e mi diceva ingoia! Fatto gli chiedo se posso avere dell’acqua e Lei si aggiungo: cosa sono Signora? Cialis di mio Marito, questa sera lo voglio duro… Poi aprendo e mostrando due seni, ancora abbastanza, sodi, attende di essere succhiata, mentre con la mano mi tocca. Inizio ad affondare in quel mare rosa, ciuccio i capezzoli, unendoli con le mani, li lecco entrambi, Lei bisbiglia: si brava dai, succhiotti, fammi dei succhiotti, come le puttane, poi questa sera li faccio vedere a Lui e gli chiedo di sborraci sopra, dai puttana, che se mi fai godere, dopo Ti inculo, come piace a Te con il cazzo nero quello che usava il tuo amore di Padrona. So per certo, che questa pillola impiega circa 30 minuti, per fare effetto e devi essere eccitata, se no non fa effetto, chiudo gli occhi lecco, e scendo, nel Suo piacere , bagnato e come sempre lecco intorno, sopra, tintillo me penetro con la lingua, mentre la mia mente, è con la mia Dea, che ha un meraviglioso cazzo. Tanto la mente e il pensiero sono importanti, che inizio a sentire, la Sua mano che si riempie, del mio cazzo, appena in tempo, per sentire, le Sue labbra che lo ingoiano, il Suo dito che si infila nel mio culetto, mi ricorda che sono una troia ma non sminuisce l’erezione… Steso sul tappeto ai piedi del divano, vengo, cavalcato da Lei, che si impala Tutta, guardandomi, mentre si stringe i seni e cavalca. Inserisco un dito, nel poco spazio e gli tocco il grilletto, Lei struscia ancora con più forza, e mi chiama, meravigliosa, puttana, siiii, sei la mia migliore amica, ti adoro, dopo voglio incularti, legata, sulle scale, te lo infilo fino alla pancia e voglio, sentirti gemere se no prendo la cinghia e ti segno, come la Padrona, che Ti ha frustata. Con la Tipica espressione di una donna vogliosa che riesce a placare i suoi caldi bollori, ma con il viso sereno gode, una e due volte. Io meravigliato del mio cazzo, e soprattutto della mia eccitazione, si stimolata da una Dea, ma sempre diciamo miracolosa. Poi scende e dice; oddio, e sorride guardandomi distesa accanto a me guardandomi negli occhi, poi aggiunge; prendimi una sigaretta, prima che arriva Lui apro e non si sente niente. Gliela accendo, io non fumo, Lei felice guarda estasiata le nuvole, gli dico; non Ti preoccupare, per me, sarà per un altra volta, ma Lei; vieni che ho voglia, su non fare la stupida, ho voglia di tutto, lascia perdere le pulizie, ora legami la cinta, serva che voglio sentirti gemere… Mi metto i polsi di cuoio, intanto mi metto sulle scale, allargo le gambe e sento le sue labbra, sulla schiena; sussurra dimmi quello che vuoi? Padrona; voglio il Tuo cazzo che mi allarga il culetto, e mi tratta come la donna che è una cagna in calore, e quando mi apri il culo mi chiami troia e puttana come merito, per poi pisciarmi in culo. Lei mi dice; se non godi, questa volta vedi la cinta? Dimmi la vedi? Io; Si Padrona la vedo, Lei ;Ecco Ti segno come una cavalla che va al macello! Hai capito? Mentre parla la sento toccarmi e oliare il culo, poi il freddo della cappellona nera, che si fa strada, scivola, sempre di più, fino a riempirmi, allargarmi, sfondare, violare il mio culetto, spingo per allargare e Lui, palo impertinente e inesorabile arriva fino in fondo… Poi da esperta Padrona, inizia a toccarmi i capezzoli, e a sussurrare; ecco sei tornata quella che sei, lo sai cosa sei? Si Padrona: una lurida serva, il cesso Tuo e di Tuo Marito, ciuccio i cazzi che Ti faranno godere, li lavo come una puttana del casino, sbavo in calore mentre in ginocchio, asciugo il Tuo sudore.. Lei; ora devi godere, Ti faccio godere, nelle mie scarpe con il tacco, una la bagni e l’altra te la metto in culo mentre pulisci la tua sborra, cesso hai capito? Si, rispondo, mi fa slegare e senza togliermi il cazzone dal culo, mi dice di tenere la scarpa e farmi una sega… ubbidisco e subito sborro. Ansimando si siede, con il cazzo ancora che fradicio di crema, le balla in mezzo alle gambe mi fa mettere a quattro zampe e con delicatezza, mi introduce la scarpa nel culo, mentre, con un sorrisetto, mi indica l’altra e aggiunge; asciutta bene, bene, e guarda la cinghia….
Mi lavo, la Signora è felice, distesa sul divano, mi mostra un bel succhiotto, sul decoltè, mi avvicino gli bacio il seno e con un inchino la saluto. Esco, la Signora, mi lascia la macchina, mi ha firmato il lasciapassare, perchè domani la devo lavare e controllare e se riesco fargi fare il tagliando, ho un amico, di solito non crea intoppi . Allungo la strada, passo per la periferia, un poco perché il mio amore di negozio è chiuso, mi manca, il lavoro, ma siamo in zona rossa, ed è tutto chiuso. Arrivato davanti , vedo della luce , mi fermo, dietro, per evitare le pattuglie che girano, mentre mi avvicino, alla porta, penso o ladri, o quel cretino del commesso che è passato ed ha dimenticato la luce accesa, tocco la porta pure aperta, ma con le chiavi appese, mi rassereno, entro e vedo il Titolare che sta portando via delle cose, sorridendo lo saluto, lui non ha proprio il viso di un sorriso; ciao, porto via almeno le uso a casa, Ti serve qualcosa? Meglio a noi che nel secchio.. Io; si grazie non osavo farlo, aspettavo che mi autorizzavi Tu.. Iniziamo a scartare, pulire, scegliere e confezionare, per il trasporto… Siamo vicini, la mia tuta, è una frana nella lampo e tira e spingi, alla sua vista, spunta il mio reggiseno… Mi guarda e abbassando lo sguardo, capisco, sorrido e gli dico; Tana, scoperta.. Lui sorride e dice; ora capisco te e il commesso che ti voleva sempre la sera per chiudere… Allora io lo guardo, e gli dico; segreto per segreto una sera sulla Nazionale Ti ho visto che andavi per trans… Lui ride e aggiunge; ma hai visto mia moglie? E io; si hai ragione, è mascolina, ma non credo Ti possa giovare… Ridiamo e gli dico; periodo nero, non puoi superare la provincia, quindi sei costretto a merce di città? Lui; no preferisco non crearmi guai qui, hai visto Tu mi hai visto a 120 Km di distanza, ma ho tanta voglia… poi aggiunge: Tu sei anche attiva? Io si ma oggi decisamente passiva… Se hai voglia posso… Lui finisce di far scendere la lampo, mani fredde sulle tettine, e dice: non ci avevo mai pensato, e mi bacia, un bellissimo bacio. Il residuo del trucco e le mie mani, lo fanno eccitare. Mi chiede dove lo faccio con il commesso, gli dico nel magazzino , perché c’è il termoventilatore. Lui: brava piccola signorina, peccato che ho mia moglie in macchina, fuori, ma presto mi vuoi far contento? Si, gli rispondo mentre gli accarezzo il cazzo, ma se vuoi un anticipo, se hai tanta voglia? Lui si, si, si dai fai veloce, fermo mi inginocchio e gli prendo in bocca un cazzo, che non mi sarei mai aspettata…. Non so se sono stata brava o la fretta, con la voglia, mi faccio sborrare in faccia, prendo un poco di carta gli pulisco il cazzo, meraviglioso, bello rispetto a Lui…
Vado a casa, si proprio una giornata particolare, e senza saperlo me ne attende un’altra….
Published by massini
3 years ago
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salusnostra
salusnostra 2 years ago
Interessante ed eccitante esperienza.
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addestracagne 3 years ago
bel racconto, brava
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massini
massini Publisher 3 years ago
to redig : Ogni tanto mi fa piacere raccontare, certo devo cambiare, nomi e luoghi, ma la sostanza è questa....
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redig
redig 3 years ago
Il tuo racconto mi ha fatto davvero eccitare. Brava! xxx
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massini
massini Publisher 3 years ago
to puttaniere1073 : No e credo sia un bene, perchè sono troia ma non così resistente... preferisco essere umiliata e usata ogni tanto ma bene.. grazie e Ti auguro di meglio
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puttaniere1073
puttaniere1073 3 years ago
Se tutte le tue giornate sono così decisamente non ti annoi...!
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bi_po_lar 3 years ago
bel racconto....
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massini
massini Publisher 3 years ago
to tornadoblu : Si grazie. ma hp un sogno lesbicare con una sorellina e non riesco a coronarlo....
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tornadoblu
tornadoblu 3 years ago
Woooow...aspetto aggiornamenti 
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