Il sesso anale degli zii.
A casa mia sentivo raramente i miei fare sesso. Probabilmente trovavano spazi in cui non ero a casa o, forse, non lo facevano proprio.
Al contrario i miei zii erano sessualmente attivi. Anzi, direi attivissimi. Durante i mesi estivi, a tarda notte capitava di sentirli quotidianamente. Sentivo i sospiri soffocati dello zio e i gemiti della zia in continuazione. Spesso io e i miei cugini li spiavamo dall'esterno della porta della loro camera da letto. Sull'anta centrale del grande armadio, proprio di fronte al lettone, c'era una grande specchiera che offriva a chi come noi si fosse appostato appena dietro lo stipite di avere una perfetta visuale di ciò che accadeva.
La zia era una casalinga ma era una donna molto bella e ancora nel fiore degli anni, molto più giovane dello zio, un omone imponente e con grandi mani e un altrettanto grosso uccello. Penso fosse lungo almeno 20/22 centimetri con un cappella affusolata che si allargava a formare una freccia rotondeggiante e carnosa di colore vermiglio. L'asta leggermente ingrossata nel mezzo era attraversata da larghe vene scure che le davano un aspetto inquietante.
Ricordo che in quelle calde notti estive mia zia si coricava con indosso solo una leggera camicia da notte di finissimo cotone bianco. Al di sotto, in controluce, si poteva ammirare il suo meraviglioso corpo nudo in tutto il suo splendore di magnifica quarantenne. Oggi diremmo una meravigliosa MILF. Lei rimaneva sempre piuttosto passiva di fronte alle iniziative dello zio che cominciava ad accarezzarle la schiena per poi scendere fino all'ampio sedere della moglie. Iniziava a m*****arla scorrendo le dita sopra e dentro la fica appena ricoperta da una rada peluria castana. Lei si bagnava molto, come tutte noi donne di famiglia e non passava mai molto tempo prima che una chiazza dei suoi umori si formasse sul lenzuolo bianco sotto il suo inguine. Intanto l'erezione dello zio si faceva imponente e anche dal suo sesso cominciavano a fluire abbondanti secrezioni sotto forma di grosse gocce che scendevano attaccate a spessi fili come di bava per finire sulle natiche della zia. La camicia da notte veniva immediatamente sollevata rivelando il meraviglioso sedere che la zia metteva ritto sulle ginocchia in modo che fosse ben proteso mentre il resto del corpo rimaneva prono e appiattito sul letto. Lo zio si metteva dietro di lei e senza troppi complimenti la inculava infilandole il grosso cazzo tutto dentro fino in fondo facendo trasalire violentemente la povera zia. Una volta affondato il cazzo tra le carni riluttanti della zia, l'omone cominciava a spintonarla avanti e indietro così forte che temevo la aprisse in due. Lei accoglieva quei colpi con un trasporto veramente notevole. Credo che venisse almeno due o tre volte prima che le arrivasse il "clistere" di sperma del marito. Al colmo della sua furi lo zio afferrava la moglie per i fianchi e sbatteva quella povera donna con colpi forti e decisi fino a quando, con un soffocato grugnito, proprio mentre la zia aveva l'ennesima crisi, se ne veniva nel suo culo.
Sfiniti da quella "lotta" si accasciavano entrambi e io vedevo che quando il cazzo dello zio si ritirava, lasciava l'ano della zia con lo sfintere dilatato in modo osceno, come in certi porno. Dopo pochissimi istanti si richiudeva non senza che un rivolo di sperma ne sfuggisse fuori. Lo zio, come mio cugino, era un grande schizzatore e potevo solo immaginare l'enorme quantità di seme che scaricava nel culo della zia. Considerato poi che quel rituale accadeva quasi tutti i giorni... In ogni caso i due facevano solo sesso anale o orale...
Al contrario i miei zii erano sessualmente attivi. Anzi, direi attivissimi. Durante i mesi estivi, a tarda notte capitava di sentirli quotidianamente. Sentivo i sospiri soffocati dello zio e i gemiti della zia in continuazione. Spesso io e i miei cugini li spiavamo dall'esterno della porta della loro camera da letto. Sull'anta centrale del grande armadio, proprio di fronte al lettone, c'era una grande specchiera che offriva a chi come noi si fosse appostato appena dietro lo stipite di avere una perfetta visuale di ciò che accadeva.
La zia era una casalinga ma era una donna molto bella e ancora nel fiore degli anni, molto più giovane dello zio, un omone imponente e con grandi mani e un altrettanto grosso uccello. Penso fosse lungo almeno 20/22 centimetri con un cappella affusolata che si allargava a formare una freccia rotondeggiante e carnosa di colore vermiglio. L'asta leggermente ingrossata nel mezzo era attraversata da larghe vene scure che le davano un aspetto inquietante.
Ricordo che in quelle calde notti estive mia zia si coricava con indosso solo una leggera camicia da notte di finissimo cotone bianco. Al di sotto, in controluce, si poteva ammirare il suo meraviglioso corpo nudo in tutto il suo splendore di magnifica quarantenne. Oggi diremmo una meravigliosa MILF. Lei rimaneva sempre piuttosto passiva di fronte alle iniziative dello zio che cominciava ad accarezzarle la schiena per poi scendere fino all'ampio sedere della moglie. Iniziava a m*****arla scorrendo le dita sopra e dentro la fica appena ricoperta da una rada peluria castana. Lei si bagnava molto, come tutte noi donne di famiglia e non passava mai molto tempo prima che una chiazza dei suoi umori si formasse sul lenzuolo bianco sotto il suo inguine. Intanto l'erezione dello zio si faceva imponente e anche dal suo sesso cominciavano a fluire abbondanti secrezioni sotto forma di grosse gocce che scendevano attaccate a spessi fili come di bava per finire sulle natiche della zia. La camicia da notte veniva immediatamente sollevata rivelando il meraviglioso sedere che la zia metteva ritto sulle ginocchia in modo che fosse ben proteso mentre il resto del corpo rimaneva prono e appiattito sul letto. Lo zio si metteva dietro di lei e senza troppi complimenti la inculava infilandole il grosso cazzo tutto dentro fino in fondo facendo trasalire violentemente la povera zia. Una volta affondato il cazzo tra le carni riluttanti della zia, l'omone cominciava a spintonarla avanti e indietro così forte che temevo la aprisse in due. Lei accoglieva quei colpi con un trasporto veramente notevole. Credo che venisse almeno due o tre volte prima che le arrivasse il "clistere" di sperma del marito. Al colmo della sua furi lo zio afferrava la moglie per i fianchi e sbatteva quella povera donna con colpi forti e decisi fino a quando, con un soffocato grugnito, proprio mentre la zia aveva l'ennesima crisi, se ne veniva nel suo culo.
Sfiniti da quella "lotta" si accasciavano entrambi e io vedevo che quando il cazzo dello zio si ritirava, lasciava l'ano della zia con lo sfintere dilatato in modo osceno, come in certi porno. Dopo pochissimi istanti si richiudeva non senza che un rivolo di sperma ne sfuggisse fuori. Lo zio, come mio cugino, era un grande schizzatore e potevo solo immaginare l'enorme quantità di seme che scaricava nel culo della zia. Considerato poi che quel rituale accadeva quasi tutti i giorni... In ogni caso i due facevano solo sesso anale o orale...
4 years ago