Mia cugina.

Da piccola tutto quello che volevo fare era succhiare la fica di mia cugina. Adoravo le sua fica. Non solo era una fica che trovavo di straordinaria bellezza ma era anche buonissima. Aveva un delicato sapore di miele di castagno che trovavo irresistibile.
Io e mia cugina dormivamo insieme in un letto ad una piazza e mezza nella sua stanza nella casa del mare. La sera, quando si spegnevano tutte le luci io e lei passavamo ancora una buona mezz'oretta a parlare. Per me era eccitante sentire la sua vicinanza nel letto e spesso finivo col toccarmi mentre parlavamo. Lei se ne accorgeva e con un leggero tono di rimprovero si prestava a venirmi in soccorso. A volte mi sdraiavo sul suo grembo in modo che le succhiassi i seni mentre lei mi masturbava fino a farmi venire. Ma io preferivo di gran lunga quando si metteva sopra di me a 69. In quella posizione la sua fica mi sovrastava in tutta la sua bellezza. Ne sentivo l'odore intenso e leggermente speziato. Assaporavo le lunghe bave di umore che scendevano lungo le sue cosce o direttamente nella mia bocca. Lei non aveva il coraggio di premermi il ventre contro il viso e così mi protendevo attaccando la mia bocca alla sua vulva come una ventosa. La succhiavo avidamente scorrendo la lingua lungo il suo clitoride facendola impazzire mentre lei mi massaggiava la fica con il pollice e mettendomi due dita nel culo fino in fondo. Quando veniva sentivo un leggero zampillo caldissimo che mi schizzava in bocca. Aveva il sapore dei suoi umori solo un po' più intenso. Io venivo in quel preciso momento lasciando una macchia bagnata sulle lenzuola. Mentre venivo spingevo il ventre forte contro le dita perché l'orgasmo lo avevo sempre anale. Le fortissime strette dei miei sfinteri moltiplicavano il piacere della vagina e del clitoride in una miscela esplosiva. Quando poi ci calmavamo un attimo lei mi baciava sempre in bocca perché adorava sentire il suo proprio sapore sulle mie labbra e sulla mia lingua.